(Teleborsa) – “I prezzi del grano duro e del grano tenero sono in crescita. Gli aumenti all’origine non devono però essere pagati dai produttori con rincari, non giustificabili, di mezzi tecnici e sementi; la componente agricola sta recuperando margini persi nei dieci anni precedenti”. Lo ha sottolineato il vicepresidente di Confagricoltura Matteo Lasagna, intervenendo – insieme al presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Cereali Alimentari Carlo Maresca – al Tavolo Grano duro e tenero, tenutosi al ministero delle Politiche agricole, in due momenti distinti, con il sottosegretario Gian Marco Centinaio.
Confagricoltura ha fatto presente come gli incrementi, soprattutto per il grano duro, siano dovuti ad una “situazione congiunturale internazionale, protrattasi nell’ultimo anno e mezzo, con costante diminuzione delle scorte, ma anche per i costi dei trasporti lievitati”. Anche il prezzo all’ingrosso delle semole di frumento duro – ha sottolineato Confagricoltura – sta seguendo il medesimo andamento della materia prima. Ciò in ragione della forte incidenza del prezzo della granella su quello della semola. Per quanto riguarda il comparto a tenero il mercato nazionale è caratterizzato da un andamento più altalenante con una maggiore stabilizzazione dei prezzi dal 2020 in poi.
Nell’incontro ministeriale è stata, in particolare, rimarcata a necessità di strutturare entrambe le filiere per ripartire equamente il valore aggiunto tra i diversi attori. Tutti i partecipanti – fa sapere Confagricoltura – sono stati d’accordo sulla costituzione, presso il ministero, di due tavoli interprofessionali per le filiere grano e duro e si sono dimostrati pronti a collaborare attivamente. Ai due tavoli si dovrebbero anche approfondire le modalità di assegnazione delle risorse al comparto previste dal fondo complementare del Pnrr.
Per Maresca “l’obiettivo è anche quello di definire specifici contratti di filiera che supportino le scelte agronomiche e di programmazione dei produttori anche per mezzo di finanziamenti ministeriali”.
“Consideriamo fondamentale – ha concluso Lasagna – un momento di confronto permanente su tutte le problematiche specifiche, già sperimentato con successo in altri settori e che possono permettere uno sviluppo omogeneo e coordinato delle filiere grano-pasta e grano-farine”.