(Teleborsa) – Il ministro delle Finanze irlandese, Paschal Donohoe, ha dichiarato che il Paese è impegnato in discussioni costruttive sulla possibilità di aderire all’accordo G20-Ocse sulla tassazione delle multinazionali e dei giganti digitali ma non sono stati superati gli ostacoli che hanno spinto l’Irlanda a non firmare l’intesa. “Siamo ancora un po’ lontani”, ha affermato Donohoe che al momento ricopre anche il ruolo di presidente dell’Eurogruppo. Una posizione che sta creando imbarazzo nelle istituzioni europee, visto che l’Ue è stata la principale promotrice dell’accordo internazionale.
Donohoe oggi ha avuto una bilaterale con il commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni, al termine della quale i due hanno tenuto una conferenza stampa congiunta. “A luglio io e il governo abbiamo convenuto la linea che mancavano elementi fondamentali di qualunque nuovo accordo, su certezza e prevedibilità, e manteniamo questa valutazione. Ma restiamo impegnati – ha detto Donohoe – a lavorare con l’Ocse nelle prossime settimane”. “Devo essere certo – ha spiegato – che se l’Irlanda aderisce questo va nel nostro miglior interesse”. “Le discussioni sono in corso, resta da vedere se si potranno fare progressi. Usiamo le nostre energie, il nostro impegno con l’Ocse per vedere se possiamo aderire all’accordo, ma siamo ancora un po’ lontani. Lavoriamo con i colleghi dell’Ue“, ha aggiunto.
Gentiloni, si è detto “fiducioso” della possibilità di raggiungere un accordo globale. “Non sono venuto qui a fare un’opera di persuasione” ha affermato, sottolineando come otto mesi le sue impressioni fossero negative in merito al raggiungimento di un’intesa, “poi è cambiato l’atteggiamento degli Usa“. “Dalla nostra prospettiva europea – ha aggiunto – sono molto importanti le decisioni che prenderemo, in particolare i Paesi che non sono, o non sono ancora, nell’accordo, come l’Irlanda”.