(Teleborsa) – Pioggia di vendite sul listino USA, che scambia con una pesante flessione dell’1,64%; sulla stessa linea, vendite diffuse sull’, che continua la giornata a 4.139 punti. Poco sotto la parità il (-0,46%); sulla stessa linea, in discesa l’ (-1,11%). In discesa a Wall Street tutti i comparti dell’S&P 500. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori (-2,54%), (-1,91%) e (-1,83%).
Il rally dei prezzi delle materie prime sta alimentato la preoccupazione che l’inflazione intaccherà il rimbalzo dell’economia statunitense e i grandi rialzi realizzati in borsa. Il sell-off non riguarda però solo i titoli tecnologici: si è allargato anche ai settori energetici e industriali. “C’è stata un’intensificazione e un’accelerazione della rotazione del mercato verso settori più esposti sia a una reflazione economica (quindi ciclica) che a un’inflazione in aumento”, ha scritto in una nota Tom Essaye, fondatore di Sevens Report.
Unica tra le Blue Chip del Dow Jones a riportare un sensibile aumento è (+0,8%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su , che ottiene -3,61%.
Crolla , con una flessione del 3,09%.
Vendite a piene mani su , che soffre un decremento del 2,78%.
Pessima performance per , che registra un ribasso del 2,52%.
Tra i best performers del Nasdaq 100, (+2,35%), (+1,99%), (+1,54%) e (+1,40%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su , che prosegue le contrattazioni a -3,62%.
Sessione nera per , che lascia sul tappeto una perdita del 3,47%.
In caduta libera , che affonda del 3,26%.
Pesante , che segna una discesa di ben -3,23 punti percentuali.