(Teleborsa) – Il direttore generale dell’Associazione Bancaria Italiana Giovanni Sabatini ha dichiarato che l’ABI è a lavoro per mettere “a fattor comune esperienze e punti di vista” e per “porre le basi per individuare un percorso che possa cogliere l’obiettivo di operare in un quadro di regole chiaro e certo” per quel che riguarda il rapporto tra gli istituti di credito e le imprese del comparto giochi. In particolare l’audizione presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario era in merito al fenomeno della chiusura di conti correnti come misura antiriciclaggio da parte delle banche.
“Occorre – ha sottolineato – e su questo stiamo lavorando, trovare soluzioni che consentano da un lato il rispetto della normativa e allo stesso tempo permettano ad operatori autorizzati e vigilati di continuare ad operare in un settore sicuramente importante anche per l’economia”. Sabatini ha invitato a non sottovalutare iniziative di “sensibilizzazione“, con il fine di “formare” le imprese e renderle sempre più consapevoli del quadro normativo di riferimento e degli adempimento anche in tema antiriciclaggio, ribadendo la volontà dell’Associazione di proseguire nel confronto con tutti i soggetti interessati.
“Sulla base delle informazioni che provengono dai nostri associati – ha spiegato Sabatini – la problematica del mantenere o porre in essere rapporti di conto corrente con imprese del comparto giochi tende ad essere riconducibile a situazioni specifiche e ben circostanziate, motivate dalle puntuali indicazioni rivenienti dal quadro normativo in materia di antiriciclaggio, che le banche sono tenute a rispettare”.
I parlamentari hanno riferito di lettere o email inviate ai correntisti dagli istituti che comunicavano la chiusura del conto corrente a titolari e anche a dipendenti di società del settore dei giochi. Il direttore generale dell’ABI ha risposto sottolineando che la valutazione dell’associazione “è basata sul quadro generale e di visione globale e quindi prescindendo dai singoli casi”. “Detto questo – ha precisato Sabatini – e comprendendo le difficoltà del settore che ci sono state rappresentate anche negli incontri con le associazioni di categoria dei grandi e dei piccoli, credo sia assolutamente necessario l’approfondimento sulle soluzioni, sicuramente occorre una modalità che effettivamente” garantisca “gli obiettivi della tutela dell’impresa, dei lavoratori e anche della legalità“.