(Teleborsa) – Diritto di conoscere i livelli retributivi dei lavoratori che svolgono lo stesso lavoro, obblighi di comunicazione del divario retributivo di genere per le grandi imprese e sanzioni per le violazioni della parità retributiva. Sono alcune delle misure avanzate dalla Commissione europea per diminuire il gende gap sui luoghi di lavoro e aumentare la trasparenza salariale.
“Lo stesso lavoro merita la stessa retribuzione, e per la parità di retribuzione è necessaria la trasparenza – ha commentato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – Le donne devono sapere se i loro datori di lavoro le trattano in modo equo. In caso contrario, devono potersi opporre e ottenere ciò che meritano”.
Tra le misure proposte per la trasparenza retributiva ci sono: l’obbligo per i datori di lavoro di fornire informazioni sul livello retributivo nell’annuncio del posto vacante o prima del colloquio (senza chiedere ai potenziali lavoratori informazioni sulle retribuzioni precedentemente percepite), l’obbligo per i datori di lavoro con almeno 250 dipendenti di rendere pubbliche all’interno della loro organizzazione informazioni sul divario retributivo.
Previsti inoltre indennizzi per i lavoratori che hanno subito discriminazioni retributive di genere, onere della prova di discriminazione a carico del datore di lavoro, sanzioni specifiche per le violazioni della norma sulla parità retributiva e possibilità per i rappresentanti dei lavoratori di agire in procedimenti giudiziari o amministrativi per conto dei lavoratori su questi temi.
La proposta passerà ora al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio. Se adottata, gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire la direttiva nel diritto nazionale e comunicare i testi alla Commissione.