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Gas, prezzi in calo in Europa su aumento forniture e clima mite

(Teleborsa) – Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, mostra un ribasso dell’11,3% a 97,9 euro/MWh a metà giornata, dopo aver toccato anche i 90 euro/MWh in apertura di seduta. I futures sono scesi sotto ai livelli dello scorso 7 dicembre, prima dell’impennata dei prezzi che li aveva portati sopra i 180 euro al MWh lo scorso 21 dicembre. Si tratta del quarto giorno consecutivo in calo, grazie a una serie di fattori: le forniture statunitensi dovrebbero portare sollievo al mercato europeo, le previsioni di una clima più mite fanno scendere la domanda attesa e la variante Omicron potrebbe avere un peso sui consumi dei prossimi mesi.

In particolare, un numero crescente di navi che trasportano gas naturale liquefatto (GNL) si sta dirigendo verso i porti europei, in quanto il Vecchio Continente sta attirando più forniture dopo che le nazioni asiatiche hanno riempito i loro stoccaggi e stanno scegliendo di utilizzare le proprie scorte questo inverno invece di acquistarne altre.

Nonostante i cali degli ultimi giorni, il prezzo del gas rimane su livelli molto elevati (a inizio 2021 era di 17 euro/MWh) e non c’è una fine immediata in vista per la crisi energetica europea. La Russia continua infatti a tenere i rubinetti chiusi, non segnalando nuovi flussi nel gasdotto Yamal (che arriva in Germania passando attraverso Polonia, Bielorussia e Ucraina).

Il gasdotto, che normalmente trasporta gas russo verso l’Europa occidentale, ha invertito la direzione del flusso di gas per il settimo giorno consecutivo. I flussi al punto di misurazione di Mallnow sul confine tedesco-polacco stanno andando verso est in Polonia con un volume orario di quasi 1,2 milioni di chilowattora (kWh/h), secondo i dati dell’operatore di rete tedesco Gascade.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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