(Teleborsa) – Il treno frena e l’energia recuperata, reimmessa in rete, a disposizione del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), accende le luci di un intero quartiere. È il nuovo progetto che il Gruppo FS Italiane, tramite la controllata Rete Ferroviaria Italiana (RFI), sta mettendo a punto nella stazione di Forlì sulla linea Bologna Rimini. Il prototipo, volto all’uso circolare delle fonti di energia – annuncia FS in una nota – sarà inaugurato entro l’estate.
I treni a trazione elettrica – spiega FSNews – offrono la possibilità, durante la fase di frenatura, di sfruttare l’energia resa disponibile e di impiegarla ad esempio per altri treni presenti sulla linea o in altri modi. Il treno Frecciarossa 1000, ad esempio, è capace di restituire in media il 15% dell’energia prelevata. Sulle linee AV, a 25kVca, la naturale reversibilità delle sottostazioni permette di sfruttare a pieno l’energia elettrica recuperata in fase di frenatura. Sulle linee a 3kVcc, che rappresentano il 95% dell’infrastruttura di RFI, al momento, essendo le sottostazioni non reversibili, è possibile recuperare l’energia di frenatura solo se sono presenti altri treni in tratta; in assenza di altri treni sulla stessa tratta di linea, l’energia prodotta dalla frenatura elettrica viene dissipata sui reostati di bordo. Allo scopo di recuperare e reimpiegare comunque l’energia di frenatura, è in corso la realizzazione di un sistema innovativo di recupero dell’energia, appositamente progettato per i sistemi di trazione a 3kVcc. Le linee a 3kVcc costituiscono la maggior parte dei circa 12 mila chilometri di rete ferroviaria elettrificata e sono alimentate da più di 400 sottostazioni.
Il prototipo realizzato da RFI è il primo in Europa su una linea di questa potenza elettrica. Ad oggi – prosegue FS – si stima che un impianto di questo tipo possa far risparmiare 100MWh l’anno: attrezzando ad esempio la linea Bologna-Rimini con 10 impianti sui 110 chilometri di lunghezza, si accumula una quantità di energia sufficiente ad alimentare in un anno interi quartieri o paesi situati in prossimità della ferrovia. Nei prossimi mesi è prevista l’installazione completa di un primo prototipo che permetterà di sperimentare e mettere a punto le specifiche tecniche. Dopo tale sperimentazione si potrà estendere la soluzione ad altre linee con particolare riferimento alle linee di valico ed alle linee regionali dove è rilevante la frenatura elettrica.