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Fondi UE, ok PE a nuova coesione

(Teleborsa) – Più sostegno alle città, misure specifiche per le regioni ultraperiferiche, le isole e le zone spopolate, il rispetto degli obiettivi ambientali europei, attenzione alla ricerca e all’innovazione.

Queste le principali novità introdotte dal nuovo Fondo di sviluppo regionale (Fesr) e il nuovo Fondo di coesione (Fc), approvati ieri dal Parlamento europeo nel pacchetto che porterà un totale di 242,9 miliardi di euro (prezzi 2018) nei prossimi sette anni. Almeno il 30% dei finanziamenti regionali stanziati andranno ad azioni volte a combattere il cambiamento climatico. Tra gli esclusi: lo smantellamento o la costruzione di centrali nucleari, le attività legate ai prodotti del tabacco, le infrastrutture aeroportuali (ad eccezione delle regioni ultraperiferiche), e gli investimenti in combustibili fossili.

Ancora inclusi invece progetti già avviati che riguardano il gas, a cui può essere destinato un massimo compreso tra lo 0,2% e l’1,55% delle risorse nazionali Fesr e Fc. Almeno l’8% delle risorse Fesr a livello nazionale è poi destinato allo sviluppo urbano sostenibile e alla creazione dell'”Iniziativa Urbana Europea”. Infine, sarà creato uno strumento interregionale per gli investimenti nell’innovazione. “Dal turismo all’edilizia sociale, si tratta di un regolamento ambizioso che offre enormi opportunità e che consente agli Stati membri di affrontare sfide internazionali significative, come la pandemia, la crisi migratoria o il cambiamento climatico”, ha detto il relatore Andrea Cozzolino (S&D). “Mai prima d’ora la politica di coesione dell’Ue ha avuto gli strumenti per combattere tutte le disuguaglianze e non lasciare indietro nessuno”. Ora la palla passa al Consiglio per l’approvazione dell’accordo.

(Foto: © andreykuzmin / 123RF)


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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