(Teleborsa) – Dopo un confronto durato diversi giorni il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e i responsabili economici dei partiti di maggioranza – la viceministro Laura Castelli (M5S), il viceministro al Mise, Gilberto Pichetto Fratin (Fi), la sottosegretaria all’economia Maria Cecilia Guerra (Leu), il presidente della commissione Finanze della Camera, Luigi Marattin (Iv), il responsabile economico del Pd Antonio Misiani e quello della Lega, Alberto Bagnai – sono arrivati a un accordo sui tagli delle tasse da 8 miliardi.
L’intesa raggiunta al tavolo del Mef prevede di di destinare poco meno di 7 miliardi di euro al taglio dell’Irpef e circa un 1 miliardo di euro all’eliminazione dell’Irap per autonomi e persone fisiche. I tagli dell’Irpef e dell’Irap partiranno dal 2022 e saranno strutturali. “C’è l’accordo politico ad agire sulle aliquote Irpef. Il ragionamento sull’Irap vede una scelta verticale, partendo dalle 850mila persone fisiche, autonomi e ditte individuali, aggiungendo eventualmente le start up. Questo è l’accordo politico, ora Franco ne deve parlare con Draghi, noi con i nostri partiti e poi rivederci” ha spiegato Pichetto al termine del tavolo al Mef.
ALIQUOTE IRPEF – Le aliquote Irpef scenderanno da cinque a quattro: la fascia di reddito fino a 15mila euro resta al 23%; quella da 15mila euro a 28mila scende dal 27% al 25%; le due fasce successive verranno accorpate includendo i redditi da 28mila euro a 50mila euro con un’aliquota al 35%. Oltre i 50mila euro l’imposizione sarà del 43%. Sulla no tax area si valutano piccole modifiche.
ABOLITO IL BONUS 80 EURO – Il bonus da 80 euro, diventati poi 100, introdotto da Matteo Renzi sparirà con la riforma dell’Irpef. Secondo quanto si apprende, le detrazioni saranno riordinate, e riassorbiranno i bonus. Il lavoro di definizione delle detrazioni è ancora in corso.