(Teleborsa) – La nuova piattaforma digitale di Confirming internazionale lanciata da nell’ambito del Programma Sviluppo Filiere ha portato ottimi risultati e il Gruppo ha scelto l’Ungheria per fare da apripista. “Nel medio termine l’obiettivo sarà quello di creare una rete di comunicazione tra impresa acquirente-banca-fornitore fra tutti i Paesi, favorendo ulteriormente l’internazionalizzazione delle aziende”, ha spiegato Marco Elio Rottigni, responsabile della Divisione International Subsidiary Banks di Intesa Sanpaolo, in una intervista all’ANSA.
“L’attuale stima di volumi di prestiti legati al Confirming in Ungheria è superiore ai 300 milioni a completamento del periodo di lancio e sviluppo del progetto – ha aggiunto Rottigni – Nei mercati in cui operiamo il tasso di penetrazione del factoring è inferiore del 2-4% rispetto ai Paesi più maturi, tuttavia i paesi coinvolti nel progetto Confirming mostrano tassi di crescita del prodotto in doppia cifra nel periodo 2017-2019. Stiamo cogliendo un trend ascensionale e le nostre previsioni indicano che potranno essere coinvolti a regime circa
35 buyer ungheresi con una rete di fornitori pari a circa 400 imprese. Tra l’altro, quando parliamo di 400 imprese parliamo di gruppi, per cui a cascata possono essere di più i singoli soggetti economici, appartenenti ovviamente allo stesso gruppo”.
“Le aziende operanti nei Paesi dove è presente la Divisione International Subsidiary Banks nel 2020 hanno generato un flusso commerciale di circa 66 miliardi con l’Italia, di cui l’Ungheria è uno dei più importanti mercati con circa 10 miliardi complessivi. La quota di acquisti dall’Italia è di circa 5 di questi 10 miliardi e il 25% gira sull’elettronica, il 20% sul settore automotive e il 17% sul food and beverage”, ha spiegato Rottigni. Dopo questo primo passo, però, il progetto dovrà estendersi: “Nella seconda metà del 2021 altri cinque Paesi chiave verranno collegati alla piattaforma: si tratta di Serbia, Slovacchia, Romania, Albania e Slovenia. Abbiamo poi ulteriori ambizioni sugli altri paesi nei quali stiamo operando: il Confirming unirà non solo Italia e Ungheria ma tutte le regioni dove siamo presenti”.
La pandemia ha avuto un ruolo nell’accompagnare l’iniziativa di Intesa Sanpaolo: “Volevamo cogliere l’effetto di ripresa e la pandemia ha rafforzato la volontà del gruppo di supportare le aziende che operano nei nostri paesi. Il Confirming consente di fatto di liberare capacità di credito per le aziende di filiera, per i fornitori che necessariamente hanno bisogno di muoversi in anticipo per affrontare i costi di struttura”, ha concluso Rottigni.