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Eurogruppo, da sostegno a economie a riforma MES: i temi sul tavolo

(Teleborsa) – All’Eurogruppo di oggi “ci sarà una discussione importante con il Fondo monetario internazionale sulle prospettive dell’economia europea, dentro la situazione globale e siamo tutti convinti che le prospettive di crescita, positive, vanno incontro ad alcuni rischi, soprattutto legati alla pandemia”.

Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, giungendo all’Eurogruppo. Quindi la decisione sarà sul “come mantenere il supporto alle nostre economie” in questa situazione di rischi. Gentiloni ha riferito di aver già avuto un colloquio questa mattina con Kristalina Georgieva, la direttrice del FMI. “Penso che questi scambi, su come vediamo le prospettive della ripresa, globali e dell’area euro siano interessanti. Sappiamo – ha detto ancora- che l’economia dell’area euro è in ripresa, ma sappiamo anche che quelli che chiamiamo venti contrari stanno aumentando, anche per via dell’incertezza sulla pandemia”.

Ai lavori di oggi all’Eurogruppo si discuterà anche “della decisione sull’adozione dei pareri sui piani di bilancio” presentati dai vari Paesi “e sono fiducioso che le proposte della Commissione europea saranno appoggiate dai Paesi membri”.

La riunione di oggi sarà anche “una opportunità per celebrare il 20esimo anniversario dell’introduzione dei contanti in euro, ed è interessante che 20 anni dopo un Eurobarometro dica che l’80% dei cittadini dell’area abbiano un’ottima opinione della valuta unica”. ha detto Gentiloni.

Intanto, in vista della riunione di oggi a Bruxelles, alcune fonti hanno anticipato il possibile scenario sulla riforma del MES che dovrebbe slittare. “A questo punto sappiamo che non possiamo rispettare la scadenza che ci siamo dati un anno fa. Quasi certamente non saremo in grado di attuare il nuovo trattato del Mes e fornire il backstop” per la risoluzione bancaria “dall’inizio dell’anno”. E’ stato comunque sottolineato che “l’impegno politico rimane” e si tratta di “un ritardo puramente tecnico”.

A guastare la tabella di marcia la Germania: la riforma è di fatto bloccata a Karlsruhe dove si attende il pronunciamento della Corte costituzionale sul ricorso presentato dai liberali.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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