(Teleborsa) – Facendo seguito a quanto emerso nell’incontro di ieri tra il presidente designato Pierluigi Di Palma e il direttore generale Alessio Quaranta, in merito al problema dei costi accessori praticati da alcuni vettori per la scelta del posto a bordo dell’aeromobile, l‘Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) ha istituito un gruppo di lavoro con il compito di accertare, entro 20 giorni, la correttezza di tali
pratiche commerciali, per valutare l’esigenza di conseguenti provvedimenti sanzionatori.
Nel dettaglio il gruppo di lavoro – spiega Enac in una nota – e` chiamato a verificare, partendo dalle segnalazioni pervenute dai passeggeri, l’ammissibilita` delle procedure attuate da varie compagnie aeree low cost che chiedono il pagamento di una tariffa aggiuntiva, a volte superiore al costo del biglietto, per consentire ai genitori di sedersi accanto ai propri figli minori, e ai familiari di stare accanto a persone disabili e a ridotta mobilita`.
L’Enac tende a ribadire – sottolinea la nota –”la centralita` del passeggero all’interno del sistema dell’aviazione civile liberalizzato, evidenziando come nella propria mission istituzionale vi sia la tutela dei diritti e la qualita` dei servizi che devono essere assicurati a tutti i cittadini che utilizzano il trasporto aereo per i propri spostamenti”.
Il passeggero al momento dell’acquisto del biglietto aereo sceglie a chi rivolgersi fra le varie compagnie aeree valutando tre fattori: la sicurezza del vettore, la puntualita` e il prezzo del biglietto. Questi fattori sono tutti volti al soddisfacimento della cosiddetta passenger experience. Il basso costo del biglietto, poi fortemente incrementato da pratiche commerciali aggressive, tende, dunque, – rileva l’Enac – a falsare le valutazioni del passeggero nella scelta dell’operatore aereo a cui rivolgersi, peraltro, se confermate le denunce di alcuni passeggeri, compromettendo le regole di sicurezza e, oggi, anche sanitarie che fortemente caratterizzano il sistema vigilato dall’Ente.