(Teleborsa) – , azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nei settori dell’outdoor power equipment, delle pompe e del water jetting, ha registrato ricavi pari a 464,2 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, in crescita del 29% rispetto ai 359,9 milioni di euro dello stesso periodo del 2020. L’incremento, evidenzia la società, deriva dalla crescita organica per il 27,7%, dalla variazione dell’area di consolidamento per il 3%, ed è penalizzato dall’effetto negativo dei cambi di traduzione per l’1,7%. L’EBITDA adjusted è pari a 69,5 milioni di euro, in aumento del 46,2% rispetto ai 47,5 milioni di euro dei primi nove mesi 2020, mentre l’utile netto consolidato si è attestato a 37,7 milioni di euro, +139,4% sui 15,8 milioni di euro di un anno fa.
Gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali effettuati nel corso dei primi nove mesi 2021 ammontano a 12,3 milioni di euro, in linea con il pari periodo 2020. Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2021 è pari a 258,1 milioni di euro contro i 222,3 milioni al 31 dicembre 2020. La posizione finanziaria netta passiva si attesta a 120,3 milioni di euro rispetto ai 129,9 milioni al 30 settembre 2020 e ai 126,5 milioni al 31 dicembre 2020.
Emak afferma che la domanda ha continuato a “essere sostenuta”, con il mese di ottobre in crescita di circa il 9% rispetto al pari periodo dello scorso anno e di circa il 30% rispetto allo stesso mese del 2019. Ora il gruppo prevede che il fatturato atteso a fine anno sia nella parte alta della guidance comunicata in precedenza, che prevedeva una crescita compresa in una forchetta fra il 17% e il 21%. Inoltre, il graduale intervento sui listini di vendita applicato nei mesi scorsi ha in gran parte compensato l’impatto dell’aumento del costo delle materie prime, dei componenti e dei trasporti; “l’effetto leva generato dalla forte crescita del fatturato porta comunque ad un miglioramento dell’EBITDA margin a fine esercizio stimato in crescita nell’intorno di 150 basis points”, viene sottolineato.