(Teleborsa) – Due giorni dopo che , società specializzata nella produzione di cappe aspiranti da cucina e quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana, ha comunicato di prevedere circa 400 esuberi nei suoi stabilimenti italiani, si sono mosse le segreterie nazionali di Fim-Fiom-Uilm, che chiedono un urgente incontro al MISE.
“Considerata la gravissima situazione dell’annunciata intenzione del trasferimento delle produzioni da parte del gruppo Elica, i sindacati chiedono a Giancarlo Giorgetti “un incontro urgentissimo per scongiurare la delocalizzazione e l’aggravarsi delle tensioni sociali nel territorio di Fabriano“.
Le sigle sindacali evidenziano che Elica ha comunicato 409 esuberi su 560 totali dipendenti del comprensorio, chiusura dello stabilimento a Cerreto D’Esi e delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate oggi nei siti di Fabriano, Cerreto e Mergo. Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim-Cisl, Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm-Uil, lo definiscono “inaccettabile”.
I dipendenti di Elica hanno iniziato la mobilitazione attraverso un presidio permanente davanti ai cancelli degli stabilimenti di Cerreto D’Esi e Mergo, che andrà avanti almeno fino al 6 aprile, dalle 6 alle 21.