(Teleborsa) – I rappresentanti dei sindacati di categoria Fim-Fiom-Uilm e della Regione Marche sono stati convocati al Ministero dello Sviluppo Economico martedì 20 aprile per l’apertura del tavolo sulla vertenza , dopo che la società specializzata nella produzione di cappe aspiranti da cucina (quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana) ha presentato un piano di esuberi che coinvolge circa 400 persone.
L’azienda lo scorso 31 marzo scorso ha presentato il piano strategico 2021-2023 che prevede la riorganizzazione dell’area Cooking Italia, con 409 esuberi su 560 dipendenti del comprensorio e la chiusura dello stabilimento a Cerreto D’Esi e delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate oggi nei siti di Fabriano, Cerreto e Mergo.
“Non siamo in presenza di una crisi industriale da giustificare eventuali licenziamenti, ma solo a un processo di delocalizzazione con il principio che il lavoro c’è, ma si decide di farlo altrove – ha commentato Pierpaolo Pullini (Fiom) – Il ritiro formale del piano permetterebbe di aprire una discussione vera e di carattere industriale su come rendere possibile il mantenimento dei livelli produttivi ed occupazionali, attuali e futuri, sul territorio di Fabriano”.