(Teleborsa) – ha abbassato il prezzo obiettivo su , società quotata su Euronext Growth Milan e fornitore mondiale di soluzioni per il test dei dispositivi a semiconduttore, a 4,60 euro (da 5,30 euro) e ha mantenuto il giudizio sul titolo a “Outperform”. La revisione è arrivata a causa della continua carenza di semiconduttori, che sta causando tempi di attesa più lunghi per i chip e ha spinto la stessa ELES a rivedere la propria guidance per il 2021. Intanto, è buona la performance del titolo a Piazza Affari, dove si attesta a 3,57 con un aumento dell’1,13%.
Gli analisti affermano che la situazione del settore ha spinto i fornitori ELES a ritardare la consegna dei materiali ordinati mesi fa, necessari per completare l’assemblaggio delle macchine previste per la consegna ai clienti nel 2021. È importante sottolineare che non ci sono state cancellazioni di ordini, in quanto i clienti (cioè i produttori di chip) comprendono chiaramente la situazione in quanto sono al centro del problema. Intermonte ha quindi tagliato le stime per il 2021 e per il 2022, anno in cui la crisi del settore sei semiconduttori dovrebbe affievolirsi.
“Ironia della sorte – si legge nel report – mentre la carenza di chip ha evidenziato l’importanza dei chip stessi, aumentando le prospettive a lungo termine, sta compromettendo la consegna a breve termine. Tuttavia, la forte domanda del mercato finale sembra destinata a continuare per prodotti e servizi affamati di chip; questo, insieme alla crescente importanza della fase di test, è di buon auspicio per la domanda di soluzioni ELES“.
Intermonte si aspetta ora che la società chiuda l’anno con ricavi di 21 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 4 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 1 milione di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2022, rispettivamente, a 27 milioni di euro, 5 milioni di euro e 2 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un incremento nel 2023 a ricavi per 33 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 7 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 3 milioni di euro.