(Teleborsa) – ha registrato ricavi in aumento del 51,5% a 6.849 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, dai 4.521 milioni di euro dello stesso periodo del 2020. A contribuire al miglioramento sono stati “la ripresa dell’attività economica e l’incremento dei prezzi di vendita legato al mercato delle commodity”, sottolinea la società.
L’EBITDA si è attestato a 676 milioni di euro, in incremento del 32,3% rispetto a 511 milioni di euro dei 9 mesi del 2020. L’utile netto è stato pari a 435 milioni di euro, a fronte della perdita di 78 milioni di euro dello stesso periodo del 2020. L’indebitamento finanziario al 30 settembre 2021 scende a 407 milioni di euro da 520 milioni di euro al 31 dicembre 2020.
La società rivede al rialzo le stime per l’EBITDA 2021 in un intervallo compreso tra 830 e 890 milioni di euro, rispetto al precedente intervallo compreso tra 770 e 830 milioni di euro, alla luce della buona performance industriale e di alcuni effetti one-off registrati nel periodo.