(Teleborsa) – “La pandemia non è finita, non se siamo ancora fuori, va ancora affrontata con determinazione, attenzione e vigilanza”. Lo ha detto il Premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo il Consiglio UE.
Sul dossier immigrazione “la sessione ci ha visto soddisfatti. Naturalmente dovranno essere messi in atto tutti gli impegni espressi nelle conclusioni. Il mio obiettivo non era ottenere un accordo sui ricollocamenti, era prematuro avere un accordo per noi conveniente” , ha proseguito sottolineando che nell’intesa sulla dimensione esterna “il testo delle conclusioni è molto impegnativo”. “Il problema dell’immigrazione – ha aggiunto – l’Europa ha bisogno di affrontarlo possibilmente in armonia, ma senza escludere accordi tra Paesi”.
Quanto alla Russia “è un attore importante sul fronte economico e politico, non può non essere coinvolta, bisogna tenere un dialogo attivo. Nello stesso tempo bisogna esser franchi su ciò che non va, gli attacchi cyber, lo spionaggio, la disinformazione, il rispetto dei diritti umani. Ci vogliono cooperazione e franchezza”.
“Il tentativo di un incontro in formato Ue-Russia andava fatto. Io ho sostenuto la necessità di farlo, perché piuttosto di essere dubbiosi sulla propria potenza, i paesi Ue devono essere orgogliosi della manifestazione di forza che danno quando parlano insieme”, ha detto il Presidente del Consiglio. “In molti si sono opposti, non solo i Paesi nordici. Ora vediamo se si può fare una riunione” con Mosca “in formato Normandia oppure no”, spiega.
“Il Pnrr, più le politiche fiscali nazionali faranno aumentare la crescita e la porterà a un tasso più alto di prima della pandemia”, assicura Draghi sottolineando che “per mantenere una politica fiscale espansiva focalizzata sempre più sugli investimenti – in particolare quelli che faranno la nostra società diversa – è che bisogna mirare alla crescita, a tassi più alti di quelli pre-pandemia”. Se gli investimenti del Recovery “sono ben fatti produrranno un aumento della produttività, quindi un tasso di crescita più alto che diminuirà la pressione del debito italiano”, spiega.
“In Italia” di fronte alla variante Delta “serve continuare con determinazione la campagna vaccinale, continuare e aumentare i tamponi, aumentare il sequenziamento”. Mettendo in guardia su possibili nuove ondate, ha proseguito “la variante Delta sta creando incertezza anche sulla ripresa economica”. “A settembre – ha detto – non vogliamo trovarci nella stessa situazione dello scorso anno. In un anno avremo pure imparato qualcosa”.
“In Inghilterra vediamo come la diffusione della variante Delta stia creando incertezza nella ripresa economica su cui l’Inghilterra era avviata molto bene. Non vogliamo trovarci in questa situazione”.
Capitolo Unione bancaria: “non c’è stato un accordo ed è meglio che non ci sia se deve essere su termini per noi inaccettabili”.