(Teleborsa) – Sui conti pubblici in Europa “sarà essenziale ridurre gli elevati debiti pubblici per affrontare le future crisi, ma va fatto in modo smart, graduale e sostenibile” e senza ostacolare la transizione green.
Lo ha affermato il Vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis durante la conferenza stampa sul riavvio delle trattative sulla riforma del Patto di stabilità e di crescita. “Servono regole semplici – ha detto – e un maggiore uso di indicatori comprensibili”.
L’ipotesi di rendere permanente il Recovery fund “non è chiaramente parte di questa revisione” del Patto di stabilità e di crescita. Questa la secca riposta del vicepresidente della Commissione europea a chi gli chiedeva se il rendere permanente il Recovery fund fosse sul tavolo. “Il Recovery and Resilience Fund è stato chiaramente concordato come uno degli strumenti” una tantum e mirati per la crisi pandemica. “Così – ha detto – la questione non è chiaramente parte di questa revisione”.
Quanto alla cosiddetta “golden rule” sugli investimenti e sul “come quadrare il cerchio del ridurre il debito e promuovere gli investimenti, ad oggi non siamo giunti a conclusioni ma chiaramente la golden rule è tra le opzioni su cui di discute, che sia limitata, o sugli investimenti green, se ne discute e possiamo immaginare che sara’ molto parte del dibattito”, ha proseguito.
“Finanze pubbliche solide sono un ingrediente essenziale dell’economia europea, ma la riduzione del debito pubblico deve essere sia realistica che compatibile con una strategia di crescita sostenibile”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni nel corso della conferenza stampa.
Nel gioco di equilibri che andrà districato sulla riforma del Patto di stabilità, il mantenimento di livelli rilevanti di crescita economica è un aspetto cruciale “perchè altrimenti il rientro dal debito è impossibile”, prosegue l’Eurocommissario. “Sulla possibilità di ridurre il debito e preservare la crescita, io credo che si tratti di trovare un equilibrio. Alla base di questo equilibrio – ha detto – c’è la scommessa del mantenimento di livelli significativi di crescita, perchè altrimenti il rientro dal debito è impossibile”. “Il fatto che si possa intervenire sui meccanismi che determinano il ritmo della riduzione del debito non significa – avverte Gentiloni – che il tema del non appesantire in modo permanente la finanza pubblica possa essere dimenticato”.