(Teleborsa) – In arrivo 990 milioni di euro nel 2021 per Comuni e Regioni, di cui 600 milioni sono a titolo di contributo statale per le ulteriori spese sanitarie collegate all’emergenza Coronavirus. È quanto prevede uno degli emendamenti al dl fisco dei relatori nelle commissioni Finanze e Lavoro del Senato Emiliano Fenu (M5S) e Mauro Laus (Pd). Gli altri incrementi sono: 150 milioni per i Comuni sede di capoluogo di Città Metropolitana con disavanzo procapite superiore a 700 euro; 150 milioni per i Comuni della Regione Sicilia; e 40 milioni e 50 milioni per le entrate erariali dalla raccolta dei giochi per le Provincie autonome di Trento e Bolzano.
Nel pacchetto dei relatori anche la proposta di riaprire una finestra per i versamenti degli avvisi bonari che erano in scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020 e avrebbero dovuto essere effettuati entro il 16 settembre 2020 o, in caso di pagamento rateale, entro il 16 dicembre 2020. I versamenti, si legge nel testo dell’emendamento, “possono essere effettuati entro il 16 gennaio 2022, senza l’applicazione di sanzioni ed interessi” e che sono possibili “quattro rate mensili di pari importo a decorrere da gennaio 2022 con scadenza il 16 di ciascun mese. Non si procede al rimborso di quanto già versato”. Infine, c’è un testo che prevede i casi nei quali “l’estratto di ruolo non impugnabile”.
La seduta delle commissioni Finanze e Lavoro, oggi, cui ha partecipato la sottosegretaria all’economia, Maria Cecilia Guerra, non ha visto l’avvio delle votazioni sugli emendamenti che potrebbero cominciare domani o più probabilmente venerdì (in calendario c’è anche una seduta prevista per sabato mattina). L’approdo in Aula è stato fissato per martedì 30 novembre ma potrebbe slittare.