(Teleborsa) – La società di servizi di trasporto passeggeri , spesso chiamata la cinese, ha riportato un calo dell’1,7% delle entrate del terzo trimestre a causa della minore domanda per la sua attività di mobilità in Cina (a pochi giorni dalla quotazione a Wall Street di giugno era infatti arrivata una stratta delle autorità di Pechino sulle aziende tech e su Didi in particolare). I ricavi per il trimestre terminato il 30 settembre sono scesi a 42,7 miliardi di yuan (circa 5,92 miliardi di euro) dai 43,4 miliardi di yuan dell’anno precedente.
Didi, che sta espandendo la sua presenza in Europa e Sud America, ha affermato che i ricavi delle sue operazioni internazionali sono quasi raddoppiati a 966 milioni di yuan (circa 134 milioni di euro) nel trimestre. La perdita netta attribuibile agli azionisti, sempre nello stesso periodo, è stata di 30,38 miliardi di yuan (circa 4,2 miliardi di euro).
Didi ha dichiarato che il suo consiglio di amministrazione l’ha autorizzata a perseguire la quotazione delle sue azioni ordinarie di classe A sulla Borsa di Hong Kong. “La società sta eseguendo i piani di cui sopra e aggiornerà gli investitori a tempo debito”, si legge in un comunicato.