(Teleborsa) – Semaforo verde in Consiglio dei ministri al decreto fiscale. E’ quanto confermano fonti governative, mentre la riunione (iniziata con due ore di ritardo per un confronto con le regioni su alcune delle norme del testo che riguardano la sicurezza sul lavoro) è ancora in corso.
Braccio di ferro sul rifinanziamento del reddito di cittadinanza nell’ambito del decreto fiscale. A quanto si apprende, il Pd e il M5s hanno difeso la misura, che è passata, mentre i ministri di Lega, FI e Iv, Giorgetti, Brunetta e Bonetti hanno espresso i loro dubbi sulla sostenibilità della misura, in particolare in relazione al fatto che non ci sarebbe l’atteso effetto sul lavoro. I ministri del centrodestra e di Iv avrebbero chiesto dunque di ridiscutere il tema in legge di bilancio. E il premier Mario Draghi avrebbe ribadito che sarà la manovra la sede per discuterne, lavorando in particolare sulle politiche attive.
Rifinanziato per il 2021 con 100 milioni di euro (non 300 come si era ipotizzato in queste ore) il fondo ecobonus per l’acquisto di veicoli a basse emissioni. La misura è stata inserita, su proposta del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, nel decreto fiscale approvato dal Consiglio dei ministri. Come detto, i fondi a disposizione sono dunque inferiori rispetto a quanto previsto dalle prime bozze del dl, dove erano pari a 300 milioni. In particolare, le nuove risorse vengono ripartite destinando 65 milioni di euro per incentivare l’acquisto di veicoli M1 compresi nella fascia di emissione 0-60 g/km CO2, 20 milioni per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 o M1 speciali, di cui euro 15 milioni riservati ai veicoli esclusivamente elettrici. Per i veicoli M1 compresi nella fascia 61-135 g/km CO2 sono invece stanziati 10 milioni di euro. Infine 5 milioni di euro sono destinati all’acquisto di veicoli di categoria M1 usati con emissioni comprese tra 0-160 g/km CO2.
Nel decreto dovrebbero state accolte le richieste delle commissioni Finanze sulla riscossione, con diverse misure sulle cartelle esattoriali: chi riceve una notifica dall’Agenzia delle entrate, dopo un anno e mezzo di stop causa Covid, avrà più tempo per pagare, 150 giorni anziché 60. Anche chi è decaduto nel periodo Covid potrà essere riammesso alla rateazione e dal 31 ottobre 2021 potrà riprendere a pagare in 18 rate anziché 10 rate. Remissione in termini anche per chi aveva piani relativi alla rottamazione o al saldo e stralcio che avrà tempo fino a fine novembre per saldare le scadenze di quest’anno. Il provvedimento disporrà anche una serie di nuove spese di qui a fine anno, a partire dal rifinanziamento dell’indennità di quarantena per circa 800 milioni.
In arrivo, come aveva preannunciato il ministro Andrea Orlando e confermato nel corso dell’incontro coi sindacati, altre 13 settimane di Cig Covid per le piccole imprese, in vista della scadenza del blocco dei licenziamenti il 31 ottobre, per consentire a chi le ha consumate tutte di arrivare fino alla fine dell’anno.