(Teleborsa) – Il registra una flessione del 3,57%, che rispetto alla vigilia si attesta a 71,19. Citigroup ha toccato anche i 70,15 dollari per azione, registrando il calo intraday più forte dal 15 gennaio. Il titolo è in rialzo del 16% da inizio anno. A far crollare il titolo è la prospettiva di un aumento dei costi derivanti da richieste delle autorità di regolazione.
Le spese nel secondo trimestre probabilmente saliranno a “da qualche parte nel mezzo” di un intervallo compreso tra 11,2 miliardi e 11,6 miliardi di dollari, ha detto il Chief Financial Officer Mark Mason in una call con gli investitori. Ciò si confronta con costi per 10,4 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2020.
Operativamente ci si attende un’estensione all’ingiù della curva con area di supporto vista a 69,89 e successiva a quota 68,6. Resistenza a 72,74.