(Teleborsa) – Dal 3 giugno la campagna di vaccinazioni sarà aperta a tutta la popolazione fino ai 16 anni. Verrà superato quindi il criterio delle fasce di età in vigore. L’annuncio arriverà attraverso una circolare – non ancora diffusa – della struttura Commissariale per l’Emergenza di Francesco Figliuolo.
In giornata dovrebbe invece arrivare l’ok da parte dell’EMA per la somministrazione dei vaccini anche per ragazze e ragazzi tra i 12 e i 15. “Il 10 maggio l’FDA ha già approvato i vaccini per gli adolescenti, l’EMA li approverà oggi e l’Aifa recepirà questa autorizzazione, nell’arco di un paio di giorni, perché non c’è nessun’altra indicazione preferenziale. C’è già un’età, ci sono già i vaccini e credo che oggi si completerà il ciclo per gli adolescenti dai 12 ai 15 anni. Ci sono 8,5 milioni di adolescenti in questa fascia d’età”, ha dichiarato Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, a Sky TG24. “Domani o al massimo lunedì”, è l’indicazione fornita da Palù per l’ok da parte dell’Agenzia italiana del farmaco: “poi dipenderà dalla disponibilità dei vaccini, come sappiamo per questa età sono raccomandati i vaccini a mRna. Negli Usa si sta studiano anche per i bambini più piccoli, e quello che sappiamo è che la risposta immunitaria è molto elevata come ci si attende in un sistema immunitario che è ancora giovane”. “La protezione dopo la prima dose è oltre il 90% ed è vicina al 100% se non al 100% dopo la seconda dose. I bambini rispondono benissimo e sono protetti”, ha aggiunto.
“Per i ragazzi al momento verranno somministrati solo vaccini a mRna – ha precisato Palù – L’indicazione è un po’ difforme nei vari paesi europei. Gli inglesi prima sotto i 30, poi sotto i quaranta non usano vaccini a vettore adenovirale e noi lo consigliamo sopra i 60 anni, in Francia sopra i 55”. “Per gli aspetti fisiopatologici sappiamo che i bambini e i giovani adolescenti si infettano meno, trasmettono relativamente anche meno perché hanno meno ricettori sulle cellule piteriali delle vie respiratorie superiori. Però abbiamo imparato che con le varianti che hanno un aumentata affinità per i ricettori, un maggiore indice di contagiosità anche i bambini si infettano e possono essere una via di trasmissione quindi possono essere un importante serbatoio”. “Questo vaccino – ha ricordato il presidente dell’Aifa – si aggiunge per fascia d’età ma non rientra ancora in quello che è il calendario vaccinale per la vita”.
Infine una battuta sul prossimo vaccino in arrivo, quello di Curevax. “Secondo quanto dice l’EMA per giugno dovrebbe esserci l’analisi del dossier – ha spiegato – e se tutto va bene il via libera per luglio. È un vaccino a mRna, è una tecnologia che hanno i nostri colleghi tedeschi e speriamo che presto anche in Italia ci sia questa impostazione verso l’innovazione tecnologica e diventiamo autonomi per essere in grado di produrli”.