(Teleborsa) – Il sindaco di Bari e presidente di Anci, Antonio Decaro, ha chiesto al Governo di valutare l’opportunità di rendere obbligatorio l’uso della mascherina all’aperto su tutto il territorio nazionale dal 6 dicembre al 15 gennaio. “Quelli – ha spiegato Decaro – sono i giorni del Natale dove per lo shopping, per la voglia giustamente di stare insieme e di fare comunità, nelle nostre città c’è maggiore possibilità di assembramento”.
La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, è invece a lavoro sul tema dei controlli. “E’ il momento della responsabilità“, ha dichiarato la ministra. “Un impegno notevole per le forze dell’ordine – ha sottolineato Lamorgese –, ma c’è tutto l’intento di fare il massimo. Peraltro finora non è che non abbiamo fatto nulla. Dall’1 gennaio sono state controllate 28 milioni di persine e 3,6 milioni di locali. Ora si farà di più con le forze che abbiamo”. La ministra ha ricordato “i tagli agli organici fatti ai tempi della spending review: se fossimo di più sarebbe meglio”.
Si tratta dunque di impiegare nel modo più efficiente il personale a disposizione, ricorrendo al supporto delle polizie locali e liberando il più possibile agenti dal lavoro amministrativi per dedicarli ai servizi di controllo. Il punto delicato è quello del trasporto pubblico: impensabile pensare a verifiche puntuali a tappeto su bus e metr . Saranno organizzati quindi con la collaborazione delle aziende municipalizzate che saranno chiamate a contribuire in sede di Comitato provinciale per l’ordine pubblico verifiche a campione su capolinea di autobus e fermate della metropolitana, nonché nelle principali stazioni per quanto riguarda i traffico ferroviario.
Impossibile anche mettere un agente in ogni ristorante, bar o piscina: in questi casi Lamorgese auspica “la collaborazione dei gestori che devono vagliare il pass dei clienti così come nei cinema viene controllato il biglietto di chi entra”. Sotto osservazione ci saranno poi le zone della movida e le aree cittadine a rischio assembramenti. Un potenziamento del monitoraggio ci sarà anche ai valichi di frontiera e negli aeroporti, specie alla luce della diffusione di Omicron.