(Teleborsa) – Le “ferite” che la pandemia ha inferto al tessuto produttivo sono “molto profonde” e “necessitano di tempo per rimarginarsi”. Per le imprese, quindi, è “indispensabile confermare e rafforzare gli interventi di supporto alla liquidità e introdurre misure per favorire il rafforzamento patrimoniale e il riequilibrio della loro struttura finanziaria”. Lo ha detto Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco commentando la lettera congiunta inviata stamattina dalle associazioni d’impresa.
“Sul piano finanziario le priorità sono due – sottolinea – la proroga della moratoria di legge, allungando in modo automatico le sospensioni dei finanziamenti bancari fino a fine 2021 e, soprattutto, l’allungamento dei tempi di restituzione dei debiti almeno fino a 10 anni, prevendendo una durata più lunga per i settori più colpiti. Secondo le stime del centro studi di Confindustria, infatti, allungando il periodo di rimborso dei finanziamenti garantiti da 6 a 10 anni, le imprese italiane disporrebbero di risorse per realizzare 6,8 miliardi di investimenti in più all’anno, con un impatto sul PIL pari a +0,3% nel 2021 e a +0,2% nel 2022. Abbiamo bisogno di risposte ora e non possiamo aspettare oltre. Auspichiamo, quindi, che il DL Sostegni-bis accolga misure invocate in maniera compatta da tutti i settori produttivi. E’ un’occasione che il Governo non può perdere per assicurare sostegno a imprese sane, con business solidi e capaci di creare valore e benessere“.