(Teleborsa) – Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, è tornato a chiedere al Governo di rendere obbligatorio il Green Pass nei luoghi di lavoro. “Noi abbiamo dichiarato che c’è una necessità importante che è quella di mettere in sicurezza i luoghi di lavoro. Lo strumento che oggi noi abbiamo è il Green Pass e quindi, per noi, è fondamentale che il Governo assuma il provvedimento di rendere obbligatorio il Green Passi nei luoghi di lavoro”, ha detto Bonomi in occasione della conferenza stampa dell’11esimo Business Forum Confindustria-Bdi (Federazione delle industria tedesche). “Confindustria da sempre – ha spiegato Bonomi – ha detto che è per l’obbligo vaccinale. Poi non possiamo che prendere atto che ci sono delle difficoltà a prendere questo provvedimento, purtroppo vediamo che le eterogeneità della composizione della maggioranza di Governo in questo momento non consenta di trovare una sintesi”.
Quanto al costo dei tamponi, “nel momento in cui le parti sociali dovessero essere d’accordo e, credo che sull’adozione del Green Pass più o meno ci sia una convergenza, e quindi il Governo dovesse adottare un provvedimento di questo tipo, credo che temporaneamente si possa pensare ad un intervento sociale per andare a pagare i tamponi”. “Non si può pensare che il costo dei tamponi sia a carico delle imprese. Non si può sempre scaricare sul mondo delle imprese, ognuno deve fare la sua parte”, ha aggiunto. Carlo Bonomi ha fatto quindi un appello anche ai sindacati per una nuova stagione di dialogo e di lavoro comune nell’interesse del Paese. “Ieri ho voluto fortemente l’incontro – ha dichiarato il presidente degli industriali italiani – con i sindacati per iniziare un percorso insieme, di confronto, per trovare delle soluzioni”.
Bonomi ha annunciato anche che Confindustria e la Federazione delle industrie tedesche presenteranno oggi al premier Mario Draghi una dichiarazione congiunta, firmata al termine della due giorni d’incontri tra le due associazioni. “È stata una due giorni molto intensa e stimolate – ha spiegato Bonomi – ed è emerso che i nostri paesi, Italia e Germania, devono essere protagonisti dell’Europa, insieme alla Francia: siamo il motore dell’Europa”. I due Paesi, in particolare, condividono “quattro grandi preoccupazioni” secondo il presidente di Confindustria: lo shortage sui semiconduttori – “che pone problemi seri per le nostre industrie” – le conseguenze per le filiere produttive legate all’accelerazione ambientale indicata dalla Commissione europea con il suo pacchetto “Fit-for-55”, la necessità di un’azione congiunta su alcune materie del cantiere europeo “che rischiano di tradursi in nuovi aggravi di costo e adempimenti per le nostre imprese” e, infine, la Cina, la cui iperattività, ha spiegato Bonomi, “ha portato sanzioni verso la comunità europea spropositate rispetto alle misure europee assunte”. “Ci aspettiamo risposte concrete per costruire l’Europa del futuro, un’Europa più inclusiva”, ha concluso.