(Teleborsa) – Chiusura di ulteriori 190 filiali nel 2021, riduzione di oltre l’80% dell’organico per la fine del 2023, ritorno all’utile operativo positivo nel 2021 e pari a 2,7 miliardi nel 2024, ripresa del pagamento dei dividendi per il 2023. Sono i punti salienti del piano di ristrutturazione e rilancio di resi noti oggi dalla seconda banca tedesca, in concomitanza con i risultati negativi del 2020.
La perdita netta di 2,70 miliardi di euro nel quarto trimestre 2020 si confronta con una perdita di 97 milioni di euro un anno prima. Ciò ha portato a un risultato complessivo 2020 in rosso di 2,87 miliardi di euro, che si confronta con un profitto di 585 milioni nel 2019. A seguito di questi risultati, il titolo è in caduta libera a Francoforte, attestandosi a 5,158, con un calo del 5,46%. Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 4,958 e successiva a 4,758. Resistenza a 5,412.
“Vogliamo essere redditizi in modo sostenibile e plasmare il nostro destino come forza indipendente nel mercato bancario tedesco – ha commentato Manfred Knof, presidente del CdA di Commerzbank – Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno di effettuare una profonda ristrutturazione della banca nei prossimi anni. La nostra Strategia 2024 punta sulla centralità del cliente, la digitalizzazione, la sostenibilità e la redditività”.
Nonostante la perdita netta registrata, il CET1 ratio si è attestato a fine 2020 al 13,2% (era al 13,4% a fine 2019) e, con circa 370 punti base, è rimasto al di sopra del requisito minimo regolamentare di 9,5%. “Abbiamo ripulito il nostro bilancio e ci siamo preparati a un ambiente economico che continua ad essere incerto”, ha affermato Bettina Orlopp, direttore finanziario della banca.