(Teleborsa) – Coinbase, la principale piattaforma di quotazione e scambio di cryptovalute, è sempre più vicina alla quotazione a Wall Street. Oggi ha reso pubblica la sua richiesta alla SEC, l’ente USA che vigila sulla borsa, per sbarcare in borsa con un direct listing e non con una IPO.
Il direct listing prevede che Coinbase non emetta delle nuove azioni, ma si limiti ad offrire agli investitori il suo stock privato, seguendo la strada che negli ultimi anno hanno scelto anche , , e .
Secondo il documento presentato alla SEC, il popolare exchange di criptovalute ha registrato un fatturato di 1,14 miliardi di dollari nel 2020, rispetto ai 483 milioni di dollari dell’anno precedente. La società ha anche registrato un utile netto di 322 milioni di dollari, dopo una perdita di 30 milioni nel 2019. Coinbase ha affermato di avere 43 milioni di utenti verificati alla fine del 2020, con 2,8 milioni che effettuano transazioni mensili. In particolare, il trading di bitcoin ed ethereum ha rappresentato il 56% del volume degli scambi sulla piattaforma.
Il risponso che darà la SEC alla richiesta di quotazione sul Nasdaq potrebbe essere un passo storico nell’accettazione delle criptovalute da parte della finanza mainstream e potrebbe anche fissare dei parametri per decidere su quali è lecito fare trading sulla piattaforma.
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