(Teleborsa) – Rallenta leggermente a marzo l’espansione dell‘attività manifatturiera in Cina, confermando comunque la ripresa dell’economia cinese dopo la crisi innescata dalla pandemia di coronavirus. Lo conferma il sondaggio mensile di Caixin e Markit.
A marzo, il PMI manifaturiero scende a 50,6 punti, dai 50,9 precedenti e rispetto ai 51,3 attesi, mantenendosi oltre la soglia critica dei 50 punti, sopra i quali c’è espansione.
Produzione e commesse hanno continuato la loro crescita, seppur a ritmi moderati, mentre l’occupazione si avvicina alla stabilizzazione. Nel frattempo le nuove attività finalizzate all’esportazione sono tornate a crescere, con l’economia globale che ha continuato a dare segnali di ripresta dalla crisi economica causata dalla pandemia.
“Il dato di marzo è stato il più basso da aprile 2020, nonostante abbia segnato l’undicesimo mese consecutivo di espansione – ha commentato Wang Zhe, Senior Economist di Caixin Insight Group – Ciò indica che la ripresa post-epidemia sta continuando a vacillare”.
“Le imprese manifatturiere sono continuate a essere fiduciosie che l’economia continuerà a riprendersi e che la pandemia sarà portata sotto controllo, con aspettative di produzione superiori alla media nel lungo termine – ha aggiunto – Dovremmo prestare attenzione all’inflazione in futuro in quanto indicatori quali i prezzi alla produzione aumentano da diversi mesi”.