(Teleborsa) – , società quotata sull’MTA e attiva nel campo dei servizi e delle informazioni finanziarie, ha registrato ricavi pari a 251,7 milioni di euro nel primo semestre del 2021, in crescita del 5% rispetto ai 239,7 milioni dei primi sei mesi del 2020. L’EBITDA Adjusted si è assestato a 105,7 milioni di euro (+6,4%, con un’incidenza sui ricavi del 42,1%), l’utile netto Adjusted a 54,1 milioni di euro (+12,7%). L’operating cash flow è stato di 87,6 milioni di euro (11,5%), mentre l’Indebitamento Finanziario Netto Consolidato è a quota 559,2 milioni di euro al 30 giugno 2021, in miglioramento rispetto a 587,7 milioni di euro al 31 dicembre 2020.
“Nelle nostre attività in area Data Intelligence, che costituisce il nostro core business con l’offerta Risk Intelligence e Marketing Intelligence, abbiamo già superato in termini di Ricavi ed EBITDA i livelli pre-Covid, con ottimi risultati nel canale istituzioni finanziarie e nei servizi per il marketing – ha commentato Andrea Mignanelli, AD del gruppo – L’area Credit Management risente ancora della coda lunga dell’impatto Covid-19. Dal punto di vista finanziario, la buona generazione di cassa e il livello di indebitamento ci permette ampia flessibilità nel continuare a perseguire la nostra strategia”.
Con riferimento all’OPA in corso, il CdA ha ricordato che “ritiene che l’OPA, non concordata con l’emittente, non sia conveniente per gli azionisti di Cerved Group”. Allo stato attuale e alla luce dei risultati conseguiti al 30 giugno 2021, la società ritiene che l’andamento dell’anno in corso sarà in linea con gli obiettivi del Piano industriale 2021-2023.