(Teleborsa) – Crescita del PIL al 6% nel 2021 con il deficit in calo al 9,5%: questi i numeri della NaDEF (Nota di aggiornamento al DEF) che sarà approvata domani, emersi nel corso della Cabina di regia riunita questa sera a Palazzo Chigi in vista del Consiglio dei Ministri che si riunirà in mattinata.
Ad illustrarli ai capi delegazione dei partiti di maggioranza, il Premier Mario Draghi e il ministro dell’Economia, Daniele Franco. Numeri che, secondo quanto si apprende, consentirebbero un margine di manovra di un punto di PIL in più tra il 2022 e il 2024 rispetto al Documento di economia e finanza varato ad aprile.
Sul tavolo, secondo quanto si apprende, anche una possibile proroga del Superbonus al 2023. Tra gli altri temi che verranno menzionati, anche gli ammortizzatori sociali e l’assegno unico. Tutte misure che richiedono importanti coperture che potranno essere individuate nella Legge di Bilancio.
“Noi abbiamo uno spazio in più per continuare a sostenere l’economia, non siamo in condizioni assolutamente nè di volere nè di dovere” perseguire “politiche di rientro che sarebbero disastrose per la nostra economia”. Lo ha detto la sottosegretaria all’economia, Maria Cecilia Guerra, parlando della NaDEF su ClassCnb.
“Il quadro migliore della situazione economica – ha confermato Guerra – si riflette sulla finanza pubblica. Un deficit più contenuto e un rapporto debito PIL che diminuisce è un segnale positivo per mercati” e quindi, per la sottosegretaria “si apre uno spazio ulteriore per la Manovra di bilancio e questo è importante perchè il Governo è determinato con l’azione di sostegno all’economia”.
Una crescita – prosegue Guerra – da consolidare attraverso il PNRR con gli “investimenti pubblici e privati ma anche con le politiche di bilancio che hanno una manovrabilità diversa rispetto al PNRR e che possono coinvolgere anche spese correnti, dalle pensioni alle riduzioni fiscali. Si potrebbe eventualmente anticipare un intervento sul cuneo fiscale, se non andrà in delega perchè da una parte o dall’altra lo metteremo”.