(Teleborsa) – “Alla fine dell’anno l’effetto una tantum (dei maggiori costi per le materie prime e per i trasporti, ndr) intensificherà ancora una volta le pressioni inflazionistiche. Di conseguenza, il tasso di inflazione potrebbe salire temporaneamente al 4%“. È quanto ha scritto la Bundesbank, la banca centrale tedesca, nel suo rapporto mensile sull’economia del Paese.
Secondo la Bundesbank, il rincaro delle materie prime e dei trasporti sarà trasmesso solo in ritardo e in modo limitato sui consumatori finali. “Nei prossimi mesi è probabile che il tasso di inflazione continui inizialmente su una lenta traiettoria ascendente – si legge nel rapporto – Sebbene il recente forte aumento dei prezzi delle materie prime non energetiche e dei costi di trasporto stia già avendo un impatto molto significativo sui prezzi dei fattori di produzione a livello delle aziende, questo sviluppo non si ripercuote direttamente sui prezzi al consumo. La pressione al rialzo sui prezzi nelle prime fasi di input avrà probabilmente solo un impatto indebolito e ritardato sui prezzi al consumo“.
La banca centrale è convinta che l’economia tedesca potrebbe lasciarsi alle spalle la pandemia già in autunno. “È probabile che l’economica tedesca cresca nuovamente in modo significativo nel secondo trimestre del 2021. L’entità di questa crescita dipenderà in gran parte da quanto pesano le misure di contenimento sull’economia rispetto al primo trimestre – viene specificato – Il rapido progresso della campagna di vaccinazione apre la prospettiva di un considerevole allentamento delle misure di contenimento nei prossimi mesi. Il PIL potrebbe quindi crescere fortemente nel terzo trimestre e superare il livello pre-crisi già nel quarto trimestre“.