(Teleborsa) – La BCE non ha fretta di ritirare il piano PEPP, il programma di acquisti di asset anti-pandemico ideato dall’Eurotower durante la crisi sanitaria, per mantenere alta la liquidità del sistema e garantire condizioni di finanziamento accettabili alle imprese. La rassicurazione arriva da Francois Villeroy, governatore della Banque de France e membro del direttivo della BCE.
Il banchiere ha spiegato che nessuna decisione al riguardo sarà presa durante la riunione di settembre, perché la BCE non ha fretta e, al contrario della Federal Reserve, può regolare il volume di acquisti settimanalmente in base alle condizioni di finanziamento. Il Piano PEPP garantisce infatti una estrema flessibilità d’azione.
Per non parlare poi dei tassi d’interesse, che resteranno bassi a lungo, ben oltre il momento in cui la BCE avvierà un piano di ritiro degli acquisti di asset. Ma tutto dipende dall’inflazione, che sta accelerando un po’ ovunque.
I dati dell’inflazione tedesca, un benchmark dell’Area Euro, hanno confermato un’accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi al 3,3%, ma il dato si è rivelato sostanzialmente in linea con le attese e non ha fornito sorprese al mercato. La BCE, secondo la nuova strategia, non farà salire i tassi d’interesse finché l’inflazione non raggiungerà il target di 2% in modo duraturo, ma ciò non significa – si è precisato all’ultima riunione – che i tassi resteranno bassi più a lungo.
Villeroy, intervenendo alla radio francese, ha poi confermato che l’economia francese e quella dell’Eurozona torneranno ai livelli pre-Covid all’inizio del 2022 o anche prima.