(Teleborsa) – Il presidente della vigilanza BCE Andrea Enria ha dichiarato che si stanno “rafforzando i richiami alle banche” a nominare consiglieri di amministrazione “esperti” e provenienti da percorsi “diversificati” in modo che possano “effettivamente supervisionare le funzioni gestionali e mettersi reciprocamente alla prova nel contesto della crisi Covid, sui modelli di business, le sfide ambientali, la sostenibilità e la digitalizzazione”.
Nel suo intervento ad un webinar della Florence School of Banking and Finance, uno dei temi affrontati è stato quello dell’indipendenza dei componenti dei Cda. Enria ha rilevato che a dispetto dei progressi compiuti e dell’aumento della quota di amministratori formalmente indipendenti, questi in media rappresentano circa il 15% (meno di un sesto) dei board. Peraltro, rispondendo ad una domanda sul come esattamente si definisca questo criterio di “indipendenza”, il capo della vigilanza BCE ha dovuto ammette come sia “molto complesso”, in ogni caso prevalentemente è correlato alla mancanza di conflitti di interessi.