(Teleborsa) – I risultati dei primi nove mesi 2021 di , gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan, hanno convinto gli analisti. La banca ha comunicato ieri un margine di intermediazione pari a 449,2 milioni di euro e un utile netto pari a 80,2 milioni di euro, con il CEO Frederik Geertman che ha parlato di un macroeconomico positivo, ma anche di una banca “molto dinamica e reattiva per cogliere le opportunità commerciali”.
ha portato il target price da 14,5 a 17,5 euro, confermando il giudizio “neutral“. Alla luce delle tendenze emerse nel terzo trimestre, gli analisti hanno aumentato le stime di utile netto 2021 del 14% a 95,5 milioni di euro, lasciando quasi invariate quelle 2022/2023. Viene sottolineato che “dopo un 2021 forte, la presentazione del nuovo piano industriale nel febbraio 2022 sarà un passo fondamentale per comprendere le prospettive di crescita a medio termine del gruppo”.
ha portato il target price da 14,1 a 16,5 euro, confermando il giudizio “neutral“. Anche in questo caso gli analisti guardano con grande aspettativa al prossimo business plan e sottolineano di “accogliere con favore la capacità della banca di cavalcare la ripresa economica in modo eccezionale, migliorando la visibilità nel quarto trimestre e negli anni futuri”.
KBW ha portato il target price da 16,3 a 18,8 euro, confermando il giudizio “outperform“. Il giudizio positivo si base “sull’ottima progressione della redditività” Inoltre, evidenziano gli analisti, “la potenziale ottimizzazione dei requisiti patrimoniali di Banca Ifis (circa 0,4 miliardi di euro di capitale aggiuntivo) dovrebbe fungere da catalizzatore positivo in quanto dovrebbe supportare la crescita organica e ridurre il profilo di rischio della società“.
ha rivisto al rialzo il target price a 17,7 euro, e affermato un giudizio “hold“, per limitato upside e in attesa di maggiore visibilità sulla strategia societaria e sull’evoluzione del capitale. Viene sottolineato che l’istituto “ha riportato risultati del terzo trimestre 2021 superiori alle nostre attese, principalmente per maggiore NII e minori costi operativi“.