(Teleborsa) – Nonostante la tumultuosa diffusione della variante Delta, la Banca centrale australiana non è tornata sui suoi passi, come ci si attendeva, ed ha confermato un piano di ritiro degli acquisti di asset a partire dal mese di settembre.
“I recenti focolai del virus stanno interrompendo la ripresa e si prevede che il PIL diminuisca nel trimestre a settembre”, ha ammesso il Governatore Philip Lowe, dopo aver confermato la robusta ripresa dell’economia australiana nei trimestri precedenti.
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha quindi mantenuto i tassi d’interesse allo 0,1% per cento per l’ottava riunione consecutiva, come largamente atteso, ed ha confermato che non ci saranno aumenti fino a quando l’inflazione non si porterà in modo sostenibile sull’intervallo desiderato del 2-3%, che difficilmente verrà raggiunto prima del 2024.
La banca centrale ha però confermato la decisione presa a luglio di ridurre gli acquisti di obbligazioni a 4 miliardi di dollari australiani a settimana dai 5 miliardi attuali a partire dal mese di settembre. Una decisione che ha sorpreso i mercati che si aspettavano un passo indietro a causa della situazione epidemiologica in deterioramento.
Sulla decisione di confermare l’attuale linea di politica monetaria, il dollaro australiano (AUD) ha fatto un balzo in avanti, attestandosi a 0,7408 dollari statunitensi.