(Teleborsa) – Il primo trimestre 2021 di chiude con una perdita netta pari a 39,7 milioni di euro (-55,1 milioni quella del bimestre febbraio/marzo dell’esercizio 2020) e una perdita ante imposte pari a 36 milioni di euro. Il margine operativo lordo dei primi tre mesi del corrente esercizio è positivo per 1,8 milioni di euro. Tra i proventi pari a 97,6 milioni di euro, il margine di interesse è pari a 35,4 milioni di euro e le commissioni nette ammontano a 51,2 milioni di euro.
“L’espansione dei volumi di raccolta e impiego, il bassissimo profilo di rischio degli attivi e il positivo avvio di nuovi filoni operativi sono il presupposto per il rafforzamento del profilo reddituale – ha commentato l’AD Francesco Guido – Sarà una crescita progressiva che avrà come riferimento assoluto le famiglie e le imprese, secondo canoni evoluti e innovativi”.
Il gruppo ha continuato l’attività di derisking (con la cessione ad AMCO di un portafoglio di crediti leasing deteriorati pari a circa 67 milioni di euro lordi) e ha registrato un coverage medio del portafoglio deteriorato al 49,6% (51,1% inclusi i writeoff) e un NPE ratio (incidenza dei crediti deteriorati sul portafoglio crediti) lordo e netto in ulteriore riduzione, rispettivamente pari al 4,9% e al 2,5%. Gli indicatori patrimoniali al 31 marzo 2021 si mantengono al di sopra dei requisiti regolamentari specifici: CET1 ratio phased-in all’11,5% (rispetto all’8,55% richiesto) e Total Capital ratio phased-in al 13,7% (rispetto al 13,25% richiesto).