(Teleborsa) – L’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) sta definendo una propria proposta sulla riforma del Trasporto pubblico locale da inviare al Governo sotto forma di segnalazione. Lo ha detto il Presidente Nicola Zaccheo, nella conferenza stampa di presentazione della Relazione annuale.
“L’obiettivo – ha detto – è tornare alla normalità al più presto, anche se sarà una normalità inevitabilmente diversa da quella prima del Covid. Ciò può essere un’occasione di rilancio per il settore, con la necessità di pensare a nuove modalità di mobilità sempre più intermodale”.
Nella relazione annuale al Parlamento, Zaccheo ha anche sottolineato che il ruolo di garante dell’Autorità di regolazione dei trasporti, in un contesto nel quale l’emergenza pandemica ha prodotto nuove sfide, rimane fondamentale. “In tale contesto – ha detto Zaccheo – il ruolo di Art rimane fondamentale nel garantire che le misure di sostegno al settore di competenza siano concesse in modo equo e non discriminatorio. Allo stesso tempo, con riferimento al mondo delle concessioni, è altresì necessario garantire che il mantenimento degli equilibri economico-finanziari, pur pesantemente affetti dalla pandemia, sia perseguito in applicazione dei principi di trasparenza e sulla base di metodi oggettivi, in modo da non eludere il principio dell’assunzione del rischio operativo in capo al concessionario”.
Quanto al PNRR “è uno strumento straordinario e in quest’ottica l’Art si candida a ruolo di garante per vigilare sull’impiego delle risorse e per incentivare nuovi sistemi di mobilità”. “L’Autorità – ha aggiunto Zaccheo – potrà altresì fornire un contributo nell’analisi della congruità dei medesimi investimenti alle linee guida predisposte dal Governo, sia nella fase attuale di avvio sia nei prossimi anni, durante l’effettiva realizzazione dei progetti e delle opere”.
L’Autorità di regolazione dei trasporti – ha chiarito Zaccheo – rimane in attesa di una proposta sulle tariffe per l’utilizzo delle infrastrutture ferroviarie da Rfi, che sia conforme al modello regolatorio. “Con riferimento alle infrastrutture ferroviarie – ha detto -, l’Autorità rimane in attesa di una proposta tariffaria da parte del gestore nazionale che possa essere ritenuta conforme al modello regolatorio in vigore e idonea a gestire il contesto attuale. Nonchè le prospettive evolutive dei mercati dei servizi di trasporto ferroviario”. “In proposito – ha aggiunto – non si è ritenuto di intervenire per un aggiornamento del modello tariffario di riferimento in considerazione della particolare situazione di mercato, nonchè in forza di un corpus giurisprudenziale che ne ha, in buona parte, confermato la validità dell’impianto regolatorio e della metodologia applicata e che si è ulteriormente consolidato nel periodo di riferimento”.
Evidenziate, infine, criticità sull’aggiornamento dei piani economico-finanziari delle concessioni di Autostrade per l’Italia, Tangenziale esterna di Milano, Autostrade dei fiori per i tronchi A6 e A10 e Autostrade valdostane. “Nelle attività degli uffici – ha detto – sono state evidenziate criticità di natura economico-contabile e finanziaria, nonchè difformità applicative, rispetto ai sistemi tariffari del pedaggio adottati nel 2019, qualificando quindi l’azione di verifica e il parere dell’Autorità in ordine alla compliance dei nuovi piani economici finanziari di tali sistemi”.