(Teleborsa) – , gestore autostradale quotato in Borsa con un network di circa 4.500 km di rete in gestione in Italia, Brasile e Regno Unito, ha registrato un calo del traffico su base omogenea del 28,3% nel 2020, che ha fatto calare il volume d’affari del 3,4% a circa 2 miliardi di euro. L’EBITDA si è ridotto a 547,8 milioni di euro, in calo del 30,9%.
L’utile netto del gruppo fa comunque registrare una crescita e raggiunge i 108,8 milioni (+42,7%) grazie alle variazioni degli ammortamenti e degli accantonamenti nonché dell’ammontare delle imposte. L’utile dell’esercizio della capogruppo è stato pari a 92,4 milioni di euro, in calo del 44,9%.
L’indebitamento finanziario netto è di 848,5 milioni euro, in calo del 37,3% rispetto al 31 dicembre 2019. Le concessionarie del gruppo ASTM nel 2020 hanno realizzato investimenti per circa 392,2 milioni di euro, in crescita del 47,8% rispetto al precedente esercizio. I ricavi da pedaggio evidenziano una flessione pari a circa 174,7 milioni di euro (-15,5%).
“Visto il perdurare della situazione di estrema incertezza per il 2021,il CdA propone all’assemblea di non distribuire il dividendo“, sottolinea la società, che si auspica di poter valutare la convocazione dell’assemblea entro la fine esercizio, per proporre un’eventuale distribuzione di riserve “alla luce di un miglioramento dello scenario economico ed epidemiologico”.
Le stime preliminari per l’esercizio 2021 basate sugli studi di traffico di “primari consulenti del settore, ipotizzano volumi e ricavi in linea con i dati del 2020“, conclude il gruppo. I dati di traffico consuntivi al 28 febbraio 2021 evidenziano un calo per i primi due mesi dell’esercizio pari al 31,7% rispetto al 2020 (-40,7% per i veicoli leggeri e -7,1% per i veicoli pesanti) e al 29,5% rispetto al 2019.