(Teleborsa) – Con l’approvazione all’unanimità, da parte della commissione Lavoro del Senato, del ddl di delega su “riordino, semplificazione e potenziamento delle misure a sostegno dei figli a carico delle famiglie italiane”, il Parlamento sblocca l’assegno unico e universale.
“Si tratta di uno snodo importante – ha affermato in una nota la presidente della commissione Lavoro del Senato Susy Matrisciano (M5s) – nell’iter per l’approvazione della legge, che introduce un intervento atteso da tempo. Ringrazio i commissari per l’impegno. Attraverso questa misura, elaborata dal governo Conte II, le famiglie italiane potranno beneficiare di un importante sostegno economico, oggi più che mai fondamentale, che può incentivare il lavoro delle donne e sostenere la natalità nel nostro Paese”.
Il provvedimento, come ha spiegato il relatore Mauro Laus (Pd), verrà calendarizzato per il voto dell’Aula nel più breve tempo possibile, alla prima riunione utile della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Poiché il testo non è stato modificato rispetto a quello giunto dalla Camera, “proprio per consentire di accelerare il percorso” nei tempi previsti, il voto del Senato sarà quello definitivo e consegnerà al governo la palla per la stesura dei decreti delegati su cui la ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetti (Iv), stava già lavorando. “L’approvazione oggi in commissione con voto unanime e senza modifiche rispetto al testo licenziato all’unanimità alla Camera, segna un altro importante passo avanti. Ora dobbiamo andare avanti con urgenza, per giungere a una veloce e definitiva approvazione in Aula”, ha sottolineato Laus spiegando che gli emendamenti che erano stati presentati prima che arrivasse il governo Draghi da Fi e Lega sono stati ritirati. “Una volta che il testo sarà diventato legge – ha aggiunto Laus – sarà importante e urgente approvare i successivi decreti attuativi, fondamentali per riordinare, semplificare e potenziare le misure previste”.
La misura è già finanziata con 3 miliardi su quest’anno e tra i 5 e i 6 miliardi dal prossimo. Il ddl delega era stato approvato da Montecitorio, sempre all’unanimità, a giugno del 2020 e trasmesso al Senato circa otto mesi fa, cioè a luglio scorso, poi si era arenato. Oggi l’accelerazione che potrebbe davvero consentire di centrare l’obiettivo dell’attuazione entro il primo luglio. La legge delega prevede che le famiglie potranno beneficiare di un contributo mensile o un credito d’imposta per ciascun figlio fino ai 21 anni di età. L’assegno andrà a tutte le famiglie, compresi incapienti ed autonomi. Il Mef è al lavoro sulle quantificazioni dell’assegno che potrebbe aggirarsi attorno ai 200 euro mensili, a seconda dell’Isee del nucleo familiare.
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