(Teleborsa) – “Attuiamo un altro tassello fondamentale del piano di trasformazione di Autostrade per l’Italia, basato su innovazione tecnologica e digitale, sviluppo della mobilità elettrica e visione sostenibile, rilancio degli investimenti e delle attività di manutenzione”. È con queste parole che l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, ha presentato oggi il nuovo brand di Autostrade Tech, Movyon, polo tecnologico dedicato allo sviluppo di soluzioni digitali per il settore delle infrastrutture e dei trasporti.
“Contiamo nella trasformazione industriale della società per interpretare anche le sfide future – ha sottolineato Tomasi –. La società ha cercato in questa fase di trasformare il proprio portafoglio di attività integrando la sua capacità di realizzazione ingegneristica alla gestione della mobilità anche al di fuori dell’asse autostradale. Stiamo ragionando su come ampliare il portafoglio di attività realizzative, grandi opere e anche quelle, più importanti in questo periodo, di manutenzione proprio per supportare il piano di investimenti da 21 miliardi”.
“Come Movyon continueremo a inventare, realizzare e integrare la tecnologia invisibile per la mobilità sostenibile – ha spiegato l’amministratore delegato di Movyon Lorenzo Rossi –. Superiamo i confini delle autostrade, entriamo nelle città, proseguiamo la nostra espansione all’estero e apriamo una nuova sede a Milano. Abbiamo già siglato importanti collaborazioni con Università, incubatori, startup e aziende produttrici di tecnologia nel segno dell’Open Innovation e della co-creation. Continueremo a innovare, immaginando come le nuove tecnologie renderanno più semplice la mobilità, in tutte le sue forme”.
Asset del nuovo piano di trasformazione del Gruppo Autostrade per l’Italia Movyon ha avviato, dopo il lancio della piattaforma Argo per il monitoraggio digitale delle infrastrutture autostradali, il proprio progetto industriale che mette al centro l’ingegneria digitale per la mobilità. Partendo da una vasta gamma di soluzioni e know-how nel settore tech, Movyon investirà 100 milioni di euro in innovazione tecnologica e raddoppierà il numero dei propri dipendenti nei prossimi tre anni. Nell’ 80% dei casi i nuovi assunti – fa sapere Autostrade – saranno ingegneri, fisici e matematici con un’età media di 40 anni. Con l’obiettivo di portare in altri ambiti la tecnologia già sperimentata sui 3mila Km della rete di Autostrade per l’Italia, le soluzioni offerte da Movyon prevedono aree di servizio intelligenti, tecnologie per smart road e smart cities, piattaforme di intelligenza artificiale per il monitoraggio delle infrastrutture.
Smart Road – Movyon sta sviluppando le prime Smart Road autostradali italiane installando infrastrutture digitali in grado di comunicare ai veicoli in maniera precisa e certificata la presenza di ostacoli, cantieri e restringimenti, mettendo l’automobilista nelle migliori condizioni per prendere decisioni sull’itinerario e sulla sicurezza del viaggio. La società ha avviato tavoli di lavoro con i principali produttori del settore automotive per testare le prime soluzioni. Tra aprile e giugno 2021 sarà completata, sui 26 chilometri del tratto autostradale tra Firenze Sud e Firenze Nord, la prima smart road in A1.
Aree di servizio intelligenti – È in corso di ultimazione la prima area di servizio con tecnologie avanzate che consentiranno di fornire all’utenza informazioni e servizi sull’affollamento nei locali di ristoro, sulla disponibilità dei parcheggi e delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici, sul tempo di attesa per i diversi servizi. Questo consentirà all’automobilista di pianificare la sosta in modo più efficiente e in totale comfort. La prima area “smart” sarà inaugurata a Peretola, in provincia di Firenze, entro aprile 2021 e sarà via via estesa alle principali aree di servizio su tutta la rete autostradale.
Tecnologie per la tariffa dinamica – Entro giugno 2021 sarà rilasciata la piattaforma che consente l’introduzione della tariffazione dinamica sulle tratte autostradali. Il nuovo sistema – spiega Aspi – analizza in tempo reale flussi e tempi di percorrenza misurando eventuali ritardi e correlandoli alle motivazioni che li hanno causati. In questo modo i gestori autostradali avranno l’opportunità di erogare rimborsi sul pedaggio anche in funzione del tempo di viaggio, utilizzando un ampio ventaglio di piattaforme digitali di pagamento. L’introduzione di questa nuova tecnologia sulla rete di Autostrade per l’Italia è programmata sempre per il prossimo giugno. Movyon sta inoltre innovando tutti gli impianti ai caselli per rendere sempre più veloci i sistemi di pagamento e l’interazione con il customer-care di Autostrade per l’Italia. Sono già in corso, a partire dalla barriera di Firenze Ovest le installazioni della nuova tecnologia, che prevederà anche schermi a colori touch e l’introduzione di un agente “virtuale” con intelligenza artificiale per dare il massimo supporto all’utenza.
Piattaforma Argo – La nuova piattaforma di monitoraggio digitale delle infrastrutture, sviluppata con IBM e Fincantieri Nextech è utilizzata su tutti i 4mila ponti, viadotti e cavalcavia della rete di Autostrade per l’Italia. Inoltre tra aprile e settembre 2021, in Liguria sarà completata la scansione 3D di oltre 130 ponti e viadotti, attraverso l’impiego di droni equipaggiati con tecnologia laser e telecamere ad alta definizione, che permettono di creare un “digital twin” dell’infrastruttura. Un sistema preciso ed efficace al servizio degli ispettori che svolgono attività di sorveglianza, che saranno supportati da software di intelligenza artificiale per il riconoscimento automatico dei difetti.
“Ponti e viadotti – ha spiegato Rossi – sono solo i primi esempi di monitoraggio di infrastrutture. Il valore di poter trasformare un asset in un digital twin, producendo, dunque, un gemello digitale di un’opera è applicabile a livello generale. Vediamo anche nelle amministrazioni pubbliche e nei grandi gestori di strade, autostrade e, immaginiamo, anche ferrovie potenziali applicazioni di questo strumento che non ha eguali oggi al mondo. L’autostrada è il punto in cui riusciamo a ingegnerizzare e a mettere a punto questa tecnologia che poi viene resa disponibile sul mercato e applicabile a tutti i tipi di infrastrutture”.
Monitoraggio interattivo dei mezzi pesanti – È già attivo su due tratti della A4 e della A27 un sistema di rilevamento e tracciamento in tempo reale delle merci pericolose, che consente di avere una mappatura costante della movimentazione di questi transiti sulla rete autostradale. Una tecnologia che permette ai gestori di organizzare la viabilità, i presidi e gli impianti di sicurezza in funzione di questa particolare tipologia di flussi. Parallelamente Movyon sta sviluppando il primo sistema in Italia per il monitoraggio dinamico dei mezzi pesanti, che sarà in grado di comunicare agli autotrasportatori indicazioni di viabilità alternative, in caso sia necessario sulla base delle caratteristiche di ciascun mezzo. Il primo prototipo del sistema sarà attivato sulla A3 Napoli-Salerno già dai prossimi giorni e poi esteso su tutta la rete nazionale. Un’ulteriore applicazione di questa piattaforma sarà la possibilità di programmare con notevole efficienza la manutenzione del manto autostradale, che potrà essere effettuata sulla base della rilevazione dei flussi e dei relativi pesi su una specifica tratta. Ulteriori soluzioni di safety management in corso di attuazione sono radar e telecamere termiche studiate per rilevare in maniera esatta e tempestiva la presenza di incidenti e veicoli fermi.
Smart City – Il piano industriale di Movyon prevede di andare oltre la rete autostradale e di fornire servizi dedicati alla mobilità urbana, monitorando le infrastrutture metropolitane; regolamentando l’accesso ai centri urbani da parte di mezzi ingombranti, come gli autobus turistici; snellendo i flussi attraverso l’ottimizzazione dei processi di gestione dei servizi nelle grandi città italiane. Le nuove tecnologie consentiranno, ad esempio, alle amministrazioni locali di prevedere la formazione di code ai semafori e di zone congestionate, oppure automobili in doppia fila. Inoltre un sistema di rilevazione consentirà alle società di gestione dei rifiuti di tenere sotto controllo il riempimento dei cassonetti, ottimizzando così le operazione di raccolta e di conferimento. Tutto questo, tramite un’unica sala di controllo centralizzata. Questa tecnologia potrà permettere agli utenti di ricevere informazioni sulla presenza di posti liberi per il parcheggio, sul miglior percorso da scegliere, sul livello di inquinamento presente nell’aria.