(Teleborsa) – Ariston Thermo – multinazionale italiana operante nel settore del comfort termico – sarebbe al lavoro per quotarsi a Piazza Affari entro fine anno, probabilmente a novembre. Lo sostiene Reuters, citando fonti vicine al dossier e scrivendo che il gruppo ha scelto , e come global coordinator. L’IPO di Ariston Thermo potrebbe essere la più grande quest’anno sulla Borsa di Milano, che finora ha visto solo tre quotazioni sul mercato principale (MTA): , e .
Nel 2020 il gruppo – che ha la sua sede principale a Fabriano (Marche) – ha registrato un fatturato di 1,66 miliardi di euro, l’89% del quale fuori dall’Italia. In particolare, il 58% è arrivato dall’Europa, il 14% da Medio Oriente e Asia e il 13% dalle Americhe. L’EBITDA adjusted è stato di 244 milioni di euro. Il 2020 è stato finora l’anno migliore in termini di generazione di cassa per la società nata nel 1930. Al 31 dicembre 2020, aveva 7.400 dipendenti a livello globale e 26 siti produttivi in 15 Paesi.
Ariston Thermo è presente in tre settori, quello del comfort termico (con caldaie, pompe di calore, climatizzatori, scaldacqua), quello dei bruciatori e quello dei componenti (principalmente resistenze e termostati). Il gruppo opera principalmente con i marchi globali Ariston ed ELCO, e gestisce marchi nazionali leader come Chaffoteaux, ATAG, Racold, Calorex, NTI, HTP, Ecoflam e Thermowatt.