(Teleborsa) – “A causa della pandemia provocata dal Covid, Alitalia ha fatto registrare una perdita di ricavi “mesi su mesi, addirittura del 90% in alcuni mesi”. Lo ha detto il Commissario straordinario Alitalia, Giuseppe Leogrande, in audizione alle Commissioni riunite Trasporti e Attività produttive della Camera precisando che nei mesi di maggio e aprile del 2020 si è registrato un calo dei ricavi del 96 e del 97% rispettivamente, mentre a febbraio scorso il calo è stato dell’85,5%, a 21,2 milioni, rispetto ai 145,6 milioni del febbraio del 2020.
Oggi Alitalia in As si trova “in una situazione di grossa difficoltà finanziaria”, ha detto Leogrande imputando ciò all’aggravarsi della pandemia e dell’allungamento dei tempi sulla ristrutturazione. Tale situazione può sfociare “in ulteriori ristori o nella messa in sicurezza sotto un’imputazione di un sistema giridico diverso”.
“C’è stato un rallentamento dei tempi – ha spiegato ancora Leogrande – che da una parte sono correlati ad un lento avvio di ITA che formalmente è partita solo a novembre e dall’altra parte abbiamo trovato un campo molto professionale e molto complesso con la Ue sui ristori, posto che i 350 milioni non sono ancora prevenuti nella disponibilità dell’amministrazione straordinaria”.
Nel corso dell’audizione il Commissario ha anche sottolineato che i 350 milioni consuntivati per il 2020 e stanziati dal Governo per fronteggiare la pandemia “non sono ancora pervenuti”.
“Nel mese di febbraio abbiamo registrato un -85,5% dei ricavi rispetto a febbraio 2020, con i ricavi passeggeri che sono calati da 145,6 milioni a 21,2 milioni, ma secondo il criterio selettivo adottato da ultimo dalla Commissione Ue, c’è un leggero miglioramento rispetto all’anno precedente, anche in termini di perdita e di Ebita”, per cui “noi non dovremmo aver titolo di chiedere alcun indennizzo per febbraio a fronte di una contrazione dei ricavi sul mese da passeggeri di oltre 125 milioni” ha aggiunto ancora, spiegando che il nuovo criterio selettivo della Commissione è a “seconda della situazione che veniva a crearsi nelle varie direttrici”.
Quanto al valore del marchio Alitalia “si aggira sui 150 milioni di euro”, ha detto auspicando che possa rimanere “operativo sul ramo
aviation, conservare il valore in quanto è un bene strumentale, essenziale per l’esercizio di questa impresa”.
I ristori “sono essenziali per la prosecuzione dell’operatività aziendale”, è quanto ha sottolineato il commissario straordinario Alitalia. Gabriele Fava, in audizione alla Camera, il quale ha aggiunto che bisogna “fare non presto, prestissimo”, nel mettere in sicurezza Alitalia in as e procedere con il completamento dell’operatività di ITA”.
Durante l’audizione, il Commissario straordinario Daniele Santosuosso ha sottolineato che il Piano ITA sarà “da valutare anche sotto il profilo dell’occupazione”, spiegando anche che il piano sarà valutato sotto il profilo della sostenibilità, compreso “il numero delle persone funzionali al piano”. “Ci muoveremo – ha aggiunto il commissario Gabriele Fava – nella massima tutela dell’occupazione” in relazione alle esigenze operative della nuova compagnia.
Se il Piano ITA non fosse sostenibile e non potesse garantire la tutela dell’occupazione “potremmo dover declinare l’offerta”, ha aggiunto Santosuosso, precisando che tra i compiti dei commissari straordinari figura la tutela degli asset produttivi, il rilancio della compagnia e la tutela occupazionale”.
A maggio le prenotazioni risultano in linea con l’incremento dell’offerta del 25% nell’intercontinentale, del 10% nell’internazionale e del 7% nel nazionale. “Faremo di tutto per non far perdere almeno la stagione estiva” di ITA, ha aggiunto Santosuosso, spiegando che ci vorranno comunque due mesi per valutare l’offerta della newco.