(Teleborsa) – Afghanistan nel caos: non si ferma la fuga da Kabul con centinaia di persone che hanno preso d’assalto l’aeroporto sperando di riuscire a lasciare il Paese. Secondo quanto riferito da un funzionario della sicurezza NATO e riportato da Sky News, 17 persone sono rimaste ferite nella calca.
Nella conferenza stampa di ieri i talebani si sono presentati in versione “soft”, mostrando il volto meno feroce. “No a vendette. Rispetteremo i diritti delle donne, se rispettano la Sharia”, assicurano. Ma in pochi si fidano.
Proprio in questi minuti, i talebani sono entrati a Jalalabad e hanno subito represso nel sangue le prime manifestazioni contro il ritorno del regime e l’abolizione della bandiera nazionale afghana,: almeno tre le vittime, picchiati anche i cameraman presenti.
Intanto, l’ambasciata afghana in Tagikistan ha inoltrato richiesta all’Interpol per l’arresto del presidente Ashraf Ghani, fuggito dopo l’entrata dei talebani a Kabul.
“No ai rimpatri forzati in Afghanistan”. Lo scrive la commissaria europea agli Affari interni Ylva Johansson, che oggi presiede insieme all’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri Josep Borrell una riunione straordinaria dei ministri dell’Interno dei 27. Una riunione che era stata convocata per parlare della situazione ai confini dell’Unione con la Bielorussia, ma “ci sarà anche un aggiornamento sull’Afghanistan”
Intanto, il Premier Johnson assicura che il Regno Unito si impegna a “fare tutto il possibile per prevenire una crisi umanitaria” in Afghanistan dopo l’avanzata dei Talebani seguita al ritiro della Nato e a “sostenere” gli afgani in fuga che negli ultimi anni hanno collaborato con l’Occidente.