in

Afghanistan nel caos: Europa divisa sull'accoglienza. Martedì G7 straordinario

(Teleborsa) – La tragica crisi in Afghanistan si è immediatamente trasformata in un dossier delicatissimo per l’Europa, divisa sull’accoglienza, con il ritorno al potere dei talebani e il tentativo disperato di quanti in queste ore provano a lasciare il Paese, terrorizzati dall’idea di vivere sotto il regime.

“L’UE non aprirà corridoi per i migranti afghani, non permetteremo che si ripeta l’errore strategico del 2015″. A dirlo, il Premier sloveno e presidente di turno del Consiglio dell’Unione Europea, Janez Jansa. Sono tanti i leader europei che hanno mostrato preoccupazione per un’altra ondata di profughi come già successo nel 2015, in scia alle guerre in Siria e in Libia. Come, ad esempio, il cancelliere conservatore austriaco Sebastian Kurt: “Non sono dell’opinione che dovremmo accogliere altre persone”.

A tracciare la linea, nei giorni scorsi, la presidente della Commissione Ue Ursula Von del Leyen: “Il reinsediamento delle persone vulnerabili è della massima importanza. E’ nostro dovere morale”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli: “La sconfitta dell’Occidente mette in discussione la nostra identità nel contesto globale, ma non possiamo diventare spettatori sconcertati e impotenti. Poi bacchetta Jansa: “Non spetta al presidente di turno dire cosa farà l’Unione Europea”.

Nel frattempo, il presidente Usa, Joe Biden – nel fuoco di fila di critiche e polemiche – è intervenuto ancora sulla crisi afghana. “Dal 14 agosto abbiamo evacuato 28 mila persone, 33 mila da luglio e 11 mila in meno di 36 ore. Abbiamo dimostrato che possiamo fare uscire da Kabul migliaia di persone. Ogni americano che vorrà tornare, tornerà a casa”.

“Ho il cuore spezzato per le immagini che arrivano da Kabul”, ha aggiunto aprendo all’impiego anche degli aerei civili nell’operazione di evacuazione.

“La riunione virtuale dei leader del G7 sulla situazione in Afghanistan è stata convocata per martedì, lo ha annunciato il premier britannico Boris Johnson, il cui Paese detiene la presidenza del gruppo che comprende, Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Canada, Italia, Francia e Giappone. “È fondamentale che la comunità internazionale collabori per garantire evacuazioni sicure, prevenire una crisi umanitaria e sostenere il popolo afghano per preservare i risultati degli ultimi 20 anni”, ha scritto Johnson su Twitter.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

Giappone, manifattura e servizi in rallentamento ad agosto

Lonza investe in Cina per ampliamento stabilimento Guangzhou