(Teleborsa) – Pressione su , che tratta con una perdita dell’1,33%.
Il gruppo ha chiuso il primo trimestre con profitti netti in crescita da 955 milioni, (1,98 dollari per azione) a 1,26 miliardi, (2,61 dollari). Su base rettificata l’EPS si è attestato a 3,14 dollari contro i 2,79 dollari del consensus. I ricavi sono saliti del 26% a 3,91 miliardi di dollari che si confrontano con i 3,75 miliardi stimati dagli analisti.
Comparando l’andamento del titolo con il , su base settimanale, si nota che il mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +0,79%, rispetto a -1,32% dell’).
Lo scenario di medio periodo è sempre connotato negativamente, mentre la struttura di breve periodo mostra qualche miglioramento, per la tenuta dell’area di supporto individuata a quota 446,5 USD. Il movimento positivo di breve è indicativo di una potenziale inversione del trend ribassista, con possibili tentativi di aggressione dei prezzi verso l’importante area di resistenza stimata a quota 463,6. E’ concreta quindi la possibilità di una continuazione della fase rialzista verso quota 480,7.