(Teleborsa) – “Si sta aprendo una nuova fase per il nostro Paese e per tutta l’Europa. I fondi del Next Generation Eu sono già iniziati ad arrivare in Italia. Ora si impone a tutti, ciascuno nel suo ruolo , una grande responsabilità, per indirizzare al meglio queste risorse, individuare i progetti più opportuni e monitorarne lo stato di avanzamento. Ma i fondi da Bruxelles da soli non basteranno a far ripartire l’Italia. Ci riusciremo solo se sapremo anche dare forma a una visione condivisa del futuro del Paese, attivando tutte le energie delle nostre comunità e costruendo ampi partenariati pubblico-privato; se riusciremo a mobilitare il risparmio delle famiglie e delle imprese e se tutti riusciremo a credere in questa grande occasione, facendo ciascuno la propria parte. Possiamo farlo. Facciamolo”.
Questo il messaggio lanciato dal presidente dell’ACRI, Francesco Profumo nel suo intervento di apertura della 97esima Giornata del risparmio, organizzata dall’associazione sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica. E’ dal 1924 che l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di Risparmio Spa cura l’evento, quest’anno co il tema “Risparmio privato e risorse europee per la ripartenza del Paese”. L’evento si è svolto in modalità online, ma ai lavori erano presenti anche il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco e il Presidente dell’Abi, Antonio Patuelli.
“Le risorse accantonate dagli italiani ferme sui conti correnti, che avevano continuato a crescere nel corso dell’ultimo decennio, hanno registrato un fortissimo incremento nei mesi della pandemia, arrivando a sfiorare i 1.800 miliardi di euro – ha rilevato Profumo -. Le chiusure forzate del biennio 2020-2021, imposte per contenere la diffusione del contagio da Covid19, e il generale clima di incertezza, causato dalla pandemia, hanno decisamente contratto i consumi degli italiani. Come conseguenza, i risparmi sono cresciuti a una velocità mai vista prima”. E anche le imprese hanno prevalentemente “tirato i remi in barca”.
“Se l’incertezza ci spinge a non rischiare e a tenere bloccati i risparmi sul conto, è la fiducia e la speranza nel futuro che ci sprona a liberare le risorse per contribuire a un processo più grande. Ma è importante continuare a promuovere il valore del risparmio in tutte le sue forme”, aggiunge Profumo. “A fronte dello scenario di crescita del risparmio – prosegue – c’è un altro dato da ricordare che e’ cresciuto vertiginosamente in questo biennio: la povertà. Alcuni lo hanno definito un paradosso. Ma ritengo che la pandemia abbia semplicemente svelato un Paese lacerato da profonde disuguaglianze economiche, sociali e territoriali, e abbia inoltre contribuito ad allargare ulteriormente i divari esistenti”, ha detto ancora.
Ora “alla crisi, l’Europa ha saputo rispondere unita, con un acquisto coordinato dei vaccini, e sapendo rinnovarsi nel modo di operare nell’emergenza in favore dei suoi 450 milioni di cittadini. Questo è un ottimo segnale, che ci sprona a proseguire su una sempre maggiore integrazione. La Conferenza sul futuro dell’Unione può essere un’occasione straordinaria per accompagnare e accelerare questo rinnovamento, rilanciando finalmente un’idea di Europa dei cittadini. Non sprechiamola“.
Sulla “messa a terra” del PNRR “è indispensabile che si riescano ad attivare vasti e inediti partenariati, in grado di connettere Pubblico, Privato e Terzo settore, per consentire che centro, periferia, territori e persone collaborino nel modo migliore. Questa è l’unica via possibile – ha concluso Profumo – se vogliamo che il piano non crei cattedrali nel deserto, che lasceranno il conto ai posteri, ma sia invece un perno agli aiuti e alle azioni che possono trasformare l’Italia”.