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Abi, tassi sui mutui all'1,47% ad agosto. Aumentano prestiti a famiglie e imprese

(Teleborsa) – I tassi sui mutui si sono attestati all’1,47% ad agosto 2021, in crescita rispetto all’1,40% di luglio (5,72% a fine 2007), quelli sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese all’1,08% (1,05% il mese precedente; 5,48% a fine 2007), mentre il tasso medio sul totale dei prestiti è stato pari al 2,19% (stesso valore nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007). Sono i dati che emergono dal rapporto mensile dell’ABI, l’Associazione bancaria italiana, nel quale si sottolinea che “i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici”.

Ad agosto 2021, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 2,3% rispetto a un anno fa, secondo i calcoli di ABI sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia. A luglio 2021, per i prestiti alle imprese si registra un aumento dell’1,7% su base annua. L’aumento è del 3,8% per i prestiti alle famiglie.

Per quanto riguarda al qualità del credito, il report evidenzia che le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a luglio 2021 sono pari a 17,9 miliardi di euro, in riduzione rispetto ai 24,6 miliardi di luglio 2020 (-6,8 miliardi pari a -27,4%) e ai 31,9 miliardi di luglio 2019 (-14,1 miliardi pari a -44,1%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di 71 miliardi (pari a -79,9%). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari all’1,03% a luglio 2021, (era 1,41% a luglio 2020, 1,83% a luglio 2019 e 4,89% a novembre 2015).

In Italia, ad agosto 2021, la dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +6,0% su base annua. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, nello stesso mese, di circa 128 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (variazione pari a +7,7% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di circa 14 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -6,1%).

L’ABI afferma che, sempre nell’ottavo mese nell’anno, il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è in Italia lo 0,46%, (0,45% nel mese precedente) ad effetto: del tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito) allo 0,31% (stesso valore nel mese precedente); del tasso sui PCT, che si colloca all’1% (1,44% il mese precedente); del rendimento delle obbligazioni in essere, 1,79% (stesso valore nel mese precedente).

Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie “rimane in Italia su livelli particolarmente infimi”, sottolinea il rapporto. Ad agosto 2021 risulta di 173 punti base (174 punti base nel mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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