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Stop alle tasse per tutto il 2020: la proposta estrema della CGIA

Niente tasse per tutto il 2020. Una misura che avrebbe un impatto di oltre 28 miliardi di euro sulle casse dello Stato, ma che darebbe respiro a milioni di microimprese che, in questo momento, stanno vivendo un momento a dir poco complesso. Così, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese propone di bloccare per un anno il pagamento delle imposte erariali per tutte le PMI con un fatturato inferiore a 1 miliardo di euro.

Una mossa drastica, ma necessaria per far sopravvivere tantissime attività che, altrimenti, rischierebbero la chiusura. “‘Solo con un drastico taglio delle tasse e una forte iniezione di liquidità a fondo perduto – afferma il segretario CGIA Renato Mason – possiamo salvare il mondo delle piccole imprese. Altrimenti, rischiamo una moria senza precedenti che desertificherà tantissime zone produttive e molti centri storici di piccole e grandi città. Per evitare tutto questo bisogna intervenire subito. Il tempo non è una variabile indipendente”.

Stop alle tasse per le PMI: la proposta della CGIA di Mestre

Secondo quanto si legge nella proposta fatta dall’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre, il Governo dovrebbe decretare lo stop a IRPEF e IRES e all’IMU si capannoni. Lo stop alle tasse dovrebbe riguardare tutte le PMI con un fatturato inferiore a un miliardo di euro: una platea di 4,9 milioni di partite IVA, circa il 90% di tutte le attività produttive del nostro Paese.

Il blocco al pagamento delle tasse, secondo la CGIA di Mestre, dovrebbe riguardare solamente quelle dirette allo Stato e non quelle locali. L’aliquota comunale e quella regionale, infatti, dovrebbero comunque essere versate, onde evitare di causare un blocco dei servizi a livello territoriale.

Quanto pesa la misura della CGIA di Mestre sulle casse dell’Erario

La proposta dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese è corredata, ovviamente, anche dei conti. Secondo l’Ufficio Studi della CGIA, lo stop all’IRPEF porterebbe a minor entrate per 22,7 miliardi di euro più 780 milioni di euro di imposta sostitutiva versata dalle partite IVA con regime forfettario; l’Ires peserebbe per 4,2 miliardi di euro; mentre l’IMU sui capannoni ammonterebbe a mezzo miliardo tondo. Il mancato gettito fiscale per lo Stato sarebbe dunque di 28,3 miliardi di euro.

“Tanti artigiani e piccoli negozianti – chiosa Mason – sono allo stremo e possono ancora risollevarsi se gli diamo delle certezze. Ovvero, pagare molte meno tasse e avere a disposizione le risorse finanziarie sufficienti per affrontare questa situazione di grave difficoltà”.


Fonte: https://quifinanza.it/tasse/feed/

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